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Ti sei mai chiesto perché facciamo indigestione di serie tv?

Ti sei mai chiesto perché facciamo indigestione di serie tv?

Con l’avvento delle varie piattaforme sulle quali possiamo vedere film e serie televisive senza interruzioni pubblicitarie e a qualunque ora del giorno e della notte (non è più come quando c’era solo la tv generalista e l’orario era quello e basta…), per molti è diventata un’abitudine il binge watching, che poi è vedere tutte le puntate di una serie in una unica, lunga maratona.

Ti sei mai chiesto perché facciamo indigestione di serie tv?

Squid game, Chicago Fire, La casa de papel… Ce n’è per tutti i gusti.

Scommettiamo che non c’è nessuno, tra i nostri lettori, che almeno una volta non sia rimasto inchiodato davanti alla tv (o al tablet, o al telefonino…) per un sacco di ore di fila, perché voleva vedere “come andava a finire”.

Ma perché succede questo fenomeno?

Secondo alcuni psicologi, saremmo di fronte a una vera e propria “dipendenza”. Quando ci immergiamo in un’attività da cui traiamo piacere, il cervello secerne più dopamina, che per l’appunto è l’ormone legato alle sensazioni di piacere.

Solo che il rilascio di dopamina è, come dire, “a scadenza”, nel senso che, come succede per le droghe, per avere il medesimo effetto, ne dobbiamo assumere sempre di più: si chiama assuefazione.

Se le cose stanno così, si spiegano i rischi che corrono quanti si dedicano al “binge watching”: difficoltà a controllare il tempo passato guardando la tv, la necessità di aumentare di continuo il tempo dedicato alle serie per provare la stessa soddisfazione, la difficoltà a prendere sonno se si guardano le serie di sera, soprattutto sugli schermi di pc o tablet.

Una pratica solitaria, per lo più

E poi, ovviamente, c’è il problema dell’isolamento. Già, perché se anche il binge watching in teoria si potrebbe “praticare” anche in compagnia degli amici, in realtà nella maggior parte dei casi si rivela un’abitudine solitaria che ci isola dagli altri.

È chiaro che c’entra anche il modo come sono costruite le serie: in quelle di oggi c’è uno sviluppo narrativo da puntata a puntata e i personaggi evolvono di conseguenza.

Non è più come guardare un singolo episodio del “Tenente Colombo”, per dire, dove l’indagine si concludeva nei 40 minuti del telefilm e si aspettava un nuovo episodio la settimana dopo.

Adriano

Lettore onnivoro e disordinato. Giornalista di cronaca locale e di tutto un po'. Scrivere è come una droga, ma almeno per quello non ti arrestano.

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