Scienza

Synfuel: il carburante 2.0 prodotto con luce solare ed aria per tutti i veicoli

Synfuel: il carburante 2.0 prodotto con luce solare ed aria per tutti i veicoli

Da una ricerca dell’ETH, si sta sviluppando uno scenario interessante in merito ai combustibili per motori a scoppio, questi potranno essere prodotti con energia solare, così da poter permettere il funzionamento delle automobili odierne a basso impatto ambientale ancora per molto.

 

Synfuel: il carburante 2.0 prodotto con luce solare ed aria per tutti i veicoli

Dai media, oramai quasi tutti sappiamo che i motori a scoppio – che sono installati sulla quasi totalità delle vetture attualmente in circolazione – stanno per concludere il loro ciclo, viste le restrittive norme che impongono la riduzione delle emissioni di CO2 per il 2050, onde evitare il tanto temuto aumento delle temperature del pianeta. Di fatto, i motori “a scoppio” restano i più utilizzati al mondo, e l’adozione di veicoli a trazione elettrica stenta a decollare. Quindi in base a questi numeri, il lavoro da svolgere non è legato allo sviluppo e distribuzione di mezzi elettrici, ma la risoluzione dei problemi legati al carburante.

Una fonte di energia potenzialmente inesauribile

Ci sono numerosi laboratori in attività per studiare e garantire la distribuzione di combustibili compatibili per i motori a scoppio. L’ultima generazione di carburanti è denominata Synfuel, o meglio, carburanti sintetici prodotti da fonti rinnovabili; ed in Germania già si prevede l’apertura di nuovi impianti di produzione per carburanti prodotti da biomassa in brevi periodi. Purtroppo gli effetti collaterali da risolvere per tali tecnologie sono il conflitto dello sfruttamento delle risorse sia con l’industria alimentare, che con il mercato elettrico, visto l’enorme impiego di energia per sviluppare questi carburanti ad elevate temperature, ma il segreto è nella nostra risorsa di energia più preziosa: il sole.

 

Soluzione solare al problema delle fonti energetiche per la produzione dei carburanti synfuel

Le radiazioni solari vengono raccolte da pannelli strategicamente disposti, raccogliendo il calore in un collettore fino al raggiungimento di 1500 gradi C, reattori termochimici dividono CO2 ed acqua per ottenere monossido di carbonio ed idrogeno, indispensabili per la produzione di syngas, quest’ultimo tramite una procedura “gas to liquid”  viene trasformato in solar fuel, impiegabile in tutte le tipologie di motori a scoppio presenti sul mercato.

La costruzione del primo impianto è prevista per il 2023 con conclusione dei lavori per il 2024. Le tonnellate di synfuel prodotte dal primo impianto saranno circa 700.000, pari alla metà del fabbisogno annuo di cherosene della Svizzera.

 

Pietro Giordano

Appassionato di tutto ciò che è tech. Scienza e curiosità sono il mio pane quotidiano. Divoro libri a colazione e non disdegno di seguire le belle arti.

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