Economia

Sussidio gas alle imprese 2022: le agevolazioni nel dettaglio

Sussidio gas alle imprese 2022: le agevolazioni nel dettaglio

Bonus gas imprese 2022: riduzione dell’IVA, crediti di imposta per imprese a forte consumo di gas e non solo; modalità per la cessione dell’agevolazione. Su questi e altri aspetti fa il punto la circolare numero 20 dell’Agenzia delle Entrate.

Sussidio gas alle imprese 2022: le agevolazioni nel dettaglio

Con una sua circolare del 16 giugno l’Agenzia delle Entrate ha voluto riepilogare le agevolazioni contenute negli ultimi provvedimenti del governo, ovvero Decreto Sostegni-ter, Decreto Energia, Decreto Ucraina e Decreto Aiuti. Il riassunto, diciamo così, è contenuto come detto nella circolare numero 20 dello scorso 16 giugno 2022.

Il documento di prassi riepiloga i principali richiami normativi e i requisiti che bisogna soddisfare per accedere alle agevolazioni.

Tra i punti di interesse presi in esame c’è anche la cedibilità dei crediti d’imposta, con un chiarimento sui relativi limiti e scadenza.

Bonus gas imprese 2022, il riepilogo delle agevolazioni nella circolare delle Entrate

Sono diversi i bonus per le imprese contemplati per l’anno in corso dagli ultimi provvedimenti del governo Draghi.

Il punto sulle agevolazioni arriva con la già ricordata circolare numero 20 del 16 giugno. Molti gli argomenti affrontati nel documento di prassi. Per esempio:

l’aliquota IVA agevolata nel settore del gas; la riduzione dell’IVA per il metano usato per combustione per usi civili e industriali; la riduzione dell’IVA per il gas naturale usato per autotrazione; il credito d’imposta per “imprese gasivore” relativo al primo trimestre 2022; il credito d’imposta per “imprese gasivore” relativo al secondo trimestre 2022 e così via.

Aliquota IVA

La riduzione dell’aliquota IVA al 5 per cento nel settore del gas, per i mesi di aprile, maggio e giugno, è prevista dal Decreto Bollette.

La riduzione dell’imposta si applica alle forniture di gas metano per combustione per usi civili (l’aliquota ordinaria era al 10 per cento) e industriali (22 per cento).

Nella circolare si precisa che “Non beneficiano, invece, dell’agevolazione in commento, in quanto destinate ad usi non espressamente richiamati dall’articolo 2, comma 1, del d.l. n. 130 del 2021, le somministrazioni di gas metano impiegato per autotrazione – salvo quanto si dirà nel successivo paragrafo – nonché quelle di gas metano utilizzato per la produzione di energia elettrica (circolare n. 3/E del 4 febbraio 2022, paragrafo 3.3).”

La stessa riduzione dell’aliquota IVA al 5 per cento si applica anche alla somministrazione di gas naturale usato per autotrazione.

L’agevolazione sarà in vigore fino all’8 luglio 2022.

Credito di imposta

Per avere diritto al credito d’imposta del 10 per cento, le imprese cosiddette “gasivore” devono, in particolare, aver subito “un incremento del prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media (riferita all’ultimo trimestre 2021) dei prezzi di riferimento del Mercato Infragiornaliero (MI-GAS) pubblicati dal Gestore dei Mercati Energetici (GME), superiore al 30 per cento del corrispondente prezzo medio riferito all’ultimo trimestre dell’anno 2019”.

Per determinare l’importo del credito d’imposta si deve tenere conto solo del costo del gas: è escluso qualunque onere accessorio che non riguardi la componente gas.

Credito d’imposta per le imprese non gasivore e cedibilità

Anche per le cosiddette imprese non gasivore è previsto un credito d’imposta pari al 25 per cento delle spese sostenute per l’acquisto di gas consumato nel secondo trimestre 2022 per usi diversi dalla produzione di energia elettrica.

Nella circolare si precisa che il credito non si calcola nel reddito d’impresa né nella base imponibile IRAP ed è cumulabile con altre agevolazioni, a patto che non venga oltrepassato l’importo delle spese sostenute.

Quanto alla cedibilità dei crediti d’imposta, l’Agenzia delle Entrate chiarisce che l’agevolazione deve essere utilizzata in compensazione entro il 31 dicembre di quest’anno (2022).

I crediti d’imposta sono cedibili per intero ad altri soggetti. Dopo la prima cessione ne sono possibili fino a due successive ma esclusivamente a beneficio di:

banche e intermediari finanziari iscritti all’albo;
società appartenenti a un gruppo bancario iscritto all’albo;
imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia.

 

Adriano

Lettore onnivoro e disordinato. Giornalista di cronaca locale e di tutto un po'. Scrivere è come una droga, ma almeno per quello non ti arrestano.

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