Scoperta agghiacciante all’interno di una mascherina Ffp2: “Non usate questa mascherina”
La pandemia da COVID-19 ci ha cambiato la vita e abituato all’utilizzo di nuovi termini e oggetti, uno su tutti la mascherina così come ci ha portato a vedere e vivere situazioni al limite del surreale e anomalo. Di anomalo si può parlare anche di quanto accaduto ad un signore di Roma che, dopo aver acquistato una mascherina FFP2, al suo interno vi ha trovato un messaggio a sorpresa davvero particolare.
Specifichiamo subito che la mascherina acquistata, nella zona EUR di Roma, era regolarmente confezionata e sigillata. Dettaglio che contribuisce ancor di più ad intensificare il mistero.
Dopo aver acquistato la mascherina in una farmacia, il signore ha provveduto ad aprire la confezione per indossarla ma ecco che ha ricevuto una singolare sorpresa: un biglietto scritto a mano, in inglese, su un pezzetto di carta:
FFP è l’acronimo di Filtering half Face Masks, ogni maschera è conforme alla normativa UE EN 149:2001 le maschere vengono poi suddivise in 3 categorie determinate dal loro livello di protezione: FFP1, FFP2 e FFP3. Le maschere sono indossate per proteggere i nostri polmoni da qualsiasi cosa pericolosa nell’aria, questo potrebbe essere da particelle e polvere, aerosol e fumo.
La FFP1 è la più semplice delle maschere. Di solito vengono utilizzati per proteggere durante le attività fai-da-te come la levigatura, ad esempio. Questa maschera può proteggere da sostanze non tossiche come polvere di mattoni, cemento, pietra calcarea e polline.
La maschera FFP2 offre una maggiore protezione rispetto alla FFP1. Raccomandata dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) durante i focolai o SARS, coronavirus e influenza aviaria. Offre protezione da sostanze deleterie nell’aria come polvere di piombo così come aerosol e fumo. É quindi una maschera popolare nelle industrie minerarie e metallurgiche, nell’agricoltura ed è la maschera di riferimento per gli operatori sanitari.
L’FFP3 offre la massima protezione dalla respirazione di sostanze pericolose nell’ambiente. La maschera può proteggere da una varietà di tossine, come amianto, batteri, virus e sono spesso utilizzate dagli operatori sanitari quando si maneggiano sostanze chimiche farmaceutiche pericolose.
Ricordiamo che a far data dal 11 febbraio l’obbligo della mascherina all’aperto, ove non via sia assembramento, è cessato e, stando a quanto si prospetta, dal primo aprile potrebbe non essere più obbligatoria nemmeno all’interno a patto, anche qui, che non vi siano assembramenti.
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