Ritardo rimborsi 730: cosa fare se ci sono elementi di incongruenza?
Capita che qualche elemento di incongruenza nella dichiarazione dei redditi possa fare ritardare l’erogazione dei rimborsi 730. Cosa fare? Facciamo chiarezza.
Ci sono diverse motivazioni che possono causare il ritardo dei rimborsi Modello 730: l’Agenzia delle Entrate ha fornito utili chiarimenti in merito alle cause che possono fare ritardare o addirittura bloccare l’erogazione dei rimborsi spettanti. L’amministrazione fiscale ha fornito utili chiarimenti con il provvedimento 9 giugno 2023. Facciamo chiarezza.
L’Agenzia delle Entrate ha fornito utili chiarimenti in merito a quali possano essere le cause che portino a ritardi o blocchi nell’erogazione dei rimborsi 730. Possono presentarsi elementi di significativa incoerenza rispetto ai dati inviati da enti esterni o a quelli esposti nelle CU.
Altri elementi di incoerenza delle dichiarazioni dei redditi si possono presentare nelle CU anno precedente. È considerato elemento di incongruenza la presentazione del modello 730 in presenza di situazioni di rischio individuate in base alle irregolarità verificatesi precedentemente.
Nel caso in cui ci siano incoerenze l’AdE può procedere al blocco dell’erogazione del rimborso IRPEF spettante dal risultato del Modello 730/2023. In questo caso, il contribuente deve essere informato del blocco del conguaglio. La comunicazione da parte dell’Agenzia dell’Entrate relativo al blocco dell’erogazione del rimborso 730 spettante varia a seconda che la dichiarazione sia stata presentata direttamente o tramite un professionista o il sostituto d’imposta.
Nel primo caso, il contribuente riceve una notifica nell’area autenticata del sito istituzionale dell’Agenzia dell’Entrate. Nel caso in cui la dichiarazione dei redditi sia stata presentata da un professionista/sostituto d’imposta, l’AdE informa colui che ha effettuato l’assistenza fiscale. L’Amministrazione tributaria si riserva la possibilità di svolgere controlli preventivi in caso di elementi di incoerenza presenti nelle dichiarazioni dei redditi precedenti.
Una volta presentata la dichiarazione dei redditi entro i termini stabiliti per l’anno 2023, i rimborsi 730 spettanti arrivano entro massimo sei mesi dalla scadenza per l’inoltro del modello 730. Le tempistiche possono variare e dipendere dalla data di trasmissione effettiva. Nel caso in cui il pagamento del credito che il contribuente vanta nei confronti dell’amministrazione tributaria sia subordinato a tutta una serie di accertamenti, maggiore sarà l’attesa.
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