Economia

Risparmio gas cuocendo la pasta a fuoco spento? La teoria degli esperti

Risparmio gas cuocendo la pasta a fuoco spento? La teoria degli esperti

Con l’aumento dei costi del gas e dell’energia elettrica, le grandi menti stanno cercando di trovare dei metodi alternativi destinati al risparmio per non ricevere bollette assurde.

Chef, chimici e tecnologi studiano nuove teorie ed è emersa quella della pasta a fuoco spento che permette un risparmio di 15 centesimi circa. Insomma, la cottura passiva potrebbe tornare immediatamente di moda: ma occorre fare due conti in merito.

Risparmio gas cuocendo la pasta a fuoco spento? La teoria degli esperti

Risparmio gas, la teoria della “pasta a fuoco spento”

Per il futuro prossimo energia e ambiente saranno al centro dell’attenzione e le prospettive non sono di certo radiose. Le criticità sono tantissime e gli aumenti che ci saranno in bolletta da non sottovalutare.

Gli Chef e tutte le persone che girano intorno all’industria del food insieme a chimici e fisici degli alimenti hanno pensato di proporre un qualcosa di diverso. Cucinare in maniera differente la pasta, al fine di ottenere un risparmio concreto sulla bolletta.

I numeri potrebbero non essere chiari, ma i calcoli sono doverosi soprattutto quando si tratta di servire un buon piatto di pasta al dente con condimento alla giusta temperatura. Questi esperti hanno pensato di introdurre la cottura passiva della pasta, riscaldando l’acqua come di consueto per poi buttare la pasta e completare a fuoco spento.

Un metodo che dovrebbe permettere di risparmiare gas e soldi in bolletta. Facendo un piccolo calcolo, chi consuma pasta 4 volte alla settimana potrebbe avere un risparmio di 15 centesimi e 0,12metri cubi di gas metano.

Per risparmiare veramente, tutti dovrebbero attuare questo metodo ed altri per poter arrivare concretamente ad un numero positivo.

Preparazione pasti e risparmio: i metodi dello Chef

Non si tratta solo di spegnere il fuoco quando si butta la pasta, ma anche di rivedere le etichette alimentari per la pasta secca e far dare le istruzioni per una cottura passiva che non tutti sono in grado di replicare in casa. Inoltre, la pasta venduta potrebbe non essere adatta a questo tipo di cottura.

Se da un lato si risparmia del gas, dall’altro ci si ritrova a dover spendere soldi in altri settori o nello spreco di questo prodotto perché “non adatto” e poco cotto. Un’altra soluzione che viene adottata dagli Chef è la pasta risottata con pochissima acqua per una cottura rapidissima e un risparmio energetico di grande valore.

In questo caso sarebbero 60 centesimi di risparmio da attuare anche spegnendo tutti quanti gli elettrodomestici che sono sempre in stand by.

 

 

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