Rischio perdita di soldi dopo il 30 giugno per l’assegno unico se manca questo documento

Rischio perdita di soldi dopo il 30 giugno per l’assegno unico se manca questo documento

A partire dal 2022 è entrato in vigore l’assegno unico universale per i figli a carico, ma dopo il 30 giugno si potrebbero ricevere meno soldi, e perché vi chiederete? Adesso andremo a vedere il motivo, e l’INPS ce lo ha rammentato con un comunicato.

 

Rischio perdita di soldi dopo il 30 giugno per l’assegno unico se manca questo documento

Dopo il 30 giugno potreste ricevere un importo più basso, perché riguarda il numero delle mensilità, e non l’ammontare dell’importo a cui il nucleo familiare ha diritto, fatta eccezione per i singoli casi nei quali c’è una variazione dell’ISEE o del numero dei figli a carico. Dal settimo mese di gravidanza viene riconosciuto l’assegno unico, però dal 1° luglio cambierà la procedura, perché anche chi non ha presentato l’ISEE e ha la quota minima perderà il conguaglio dopo il 30 giugno.

Adesso andremo a specificare chi perderà i soldi e perché, soprattutto ci sono le persone che anche se hanno i requisiti per presentare la domanda, ancora non l’hanno fatta, l’assegno è stato possibile richiederlo dal 1° gennaio, e i primi pagamenti sono stati erogati a marzo. Tra poco verrà pagato l’assegno del mese di aprile, chi ha presentato la domanda in ritardo entro il 30 giugno riuscirà a ricevere anche gli arretrati a partire dal mese di marzo.

Invece per chi presenterà la domanda dal 1° luglio non sarà lo stesso, l’INPS nel comunicato uscito di recente ha detto: “Fino al 30 giugno sarà possibile inoltrare la domanda con il riconoscimento di tutti gli arretrati, calcolati a partire dal mese di marzo 2022. Dopo il 30 giugno l’assegno decorrerà dal mese successivo a quello di presentazione e il pagamento è effettuato dal mese successivo a quello di presentazione della domanda.”

Quindi nella scadenza del 30 giugno rientra anche la presentazione dell’ISEE, per poter ricevere l’importo che spetta realmente, per poter avere l’assegno unico non è obbligatorio presentare l’ISEE, infatti l’INPS ci ricorda nelle FAQ del loro sito web inerenti alla domanda che: “ha carattere universalistico e può essere richiesta anche in assenza di ISEE.” Però ovviamente senza presentare l’ISEE si otterrà l’importo minimo dell’assegno per figlio, e cioè solo 50€ mensili.

L’assegno unico va da un importo massimo di 175€ a figlio per chi ha un ISEE inferiore a 15 mila euro, a un minimo di 50€ a figlio per le famiglie che hanno un ISEE pari o superiore a 40 mila euro, o per quelle che non portano l’ISEE.

L’INPS nelle FAQ ci dice anche che: “Se il richiedente, o comunque il nucleo familiare del richiedente, non ha un ISEE valido al momento di presentazione della domanda, l’assegno sarà calcolato con l’importo minimo previsto dalla normativa. Per coloro che presentano ISEE successivamente alla domanda, entro il 30 giugno 2022, comunque, verranno riconosciuti gli importi arretrati spettanti, a decorrere dal mese di marzo 2022, in base al valore dell’ ISEE presentato.”

Quindi se non volete perdere né la quota minima e né le mensilità arretrate dovete presentare la domanda con l’ISEE entro il 30 giugno 2022.