Ricordi le 2 lire? Se hai un esemplare così può valere fino a 20.000 euro

Ricordi le 2 lire? Se hai un esemplare così può valere fino a 20.000 euro

Ricordi le 2 lire? Se hai un esemplare così può valere fino a 20.000 euro

Le monete in lire rappresentano un interessante oggetto di compravendita e da collezione. Ci sono tantissimi gettoni e banconote in lire che sono rilevanti oggetti da collezione e di grande valore. Tra tutte le monete rare e di valore c’è la moneta da 2 lire, che ha determinate caratteristiche e presenta un determinato valore, il quale eccede il valore coniato sulla moneta. La moneta da 2 lire è stata coniata dall’anno 1861 fino all’introduzione dell’Euro. Scopriamo quali sono caratteristiche delle serie coniate dalla Zecca Italiana e a quanto ammonta il valore del gettone più ricercato.

Ricordi le 2 lire? Se hai un esemplare così può valere fino a 20.000 euro

Ricordi le 2 lire? Se hai un esemplare così può valere fino a 20.000 euro

La moneta da 2 lire è stata coniata dall’anno dell’unificazione del Regno d’Italia fino all’introduzione dell’Euro. all’indomani dell’Unità d’Italia sono state coniate le monete da 2 lire Vittorio Emanuele II, Umberto I e Vittorio Emanuele III. Durante la Repubblica italiana sono state coniate le monete da 2 lire serie Spiga ed Olivo. Proprio di quest’ultima è doveroso segnalare l’esemplare prova riportante l’anno 1953. Se si è in possesso di una moneta del genere in buone condizioni, il valore può essere davvero molto buono; parliamo di una moneta categorizzata R3 che arriva a costare anche 1300 euro. 

Altra moneta di grande valore è la 2 lire “spiga”, precedente alla 2 lire “olivo”. Di questa moneta l’annata che fa segnare la tiratura più bassa è il 1947, e per tutti i fortunati possessori di una monetina simile in fior di conio sarà possibile realizzare somme fino a quasi 2000 euro.

Moneta da 2 lire degli anni precedenti al modello “olivo” e “spiga”: ecco le più ricercate

Tra le monete da 2 lire più ricercate c’è la moneta Vittorio Emanuele II, che sul diritto riporta l’effigie di Vittorio Emanuele II volta a destra. Presenta un diametro di 27 mm e pesa 10 grammi ed è realizzata in argento. Sul rovescio ne esistono due tipologie:

  • valore su due righe. In alto “REGNO D’ITALIA”, in basso rami d’alloro. Questa moneta è stata coniata nel 1863 a Torino e Napoli,
  • stemma sabaudo con corona e con il collare dell’Annunziata entro rami d’alloro. In basso l’indicazione del valore con a sinistra il segno di zecca e a destra la sigla BN. È stata coniata a Torino e Napoli tra il 1861 e il 1863.

C’è un gettone da 2 lire anno 1855 Regno di Sardegna, che ha un valore di 1.100€.

Altra moneta da 2 lire molto ricercata è la serie Umberto I, che sul diritto presenta la testa nuda del re volta a destra. Al rovescio è presente lo stemma sabaudo coronato e con il collare dell’Annunziata e intorno rami di lauro e di quercia. Questo gettone è stato coniato a Roma dal 1881 al 1899. Il valore di questa moneta può raggiungere i 400 euro.

La moneta da 2 lire più rara

Il record di vendita per questa moneta è detenuto da un’asta di un noto esemplare: la 2 lire “Bologna”. Questa moneta da 2 lire è stata prodotta in una ristrettissima forbice che va dal 1859 al 1860, e raffigura sempre le effigie del re Vittorio Emanuele II, dall’altro lato della monetina è presente lo stemma Sabaudo con intorno la scritta “Dio protegge l’Italia”. Anni fa in un’asta questa moneta è nota per essere stata battuta in fior di conio ad una somma prossima ai 20.000 euro, 17.250 per l’esattezza. Non male, no?

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