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Reddito di Cittadinanza: arriva la “stretta” prevista dal Governo Meloni

Reddito di Cittadinanza: arriva la “stretta” prevista dal Governo Meloni

Come anticipato durante la campagna elettorale, il Governo Meloni ha confermato con la Manovra 2023 la “stretta” sul Reddito di Cittadinanza ed il rafforzamento dei controlli. Si va verso l’abolizione definitiva fissata nel 2024, ma gli effetti sono già evidenti: è in calo il numero delle famiglie beneficiarie del sussidio.

Reddito di Cittadinanza: arriva la “stretta” prevista dal Governo Meloni

Reddito di Cittadinanza: in calo il numero dei beneficiari

Come riportato dal Corriere, rispetto al mese di dicembre 2021, a dicembre 2022 il Reddito di Cittadinanza viene erogato a un milione e 45.000 nuclei familiari. Si tratta di circa 200.000 famiglie in meno. Il mutamento del quadro politico ha indotto una maggiore cautela nel presentare l’istanza per richiedere il Reddito di Cittadinanza. Già il precedente Governo Draghi aveva abbassato il numero delle offerte di lavoro da tre a 2, le quali possono essere rifiutate dal soggetto beneficiario.

È stato siglato un accordo tra INPS e Ministero della Giustizia, che permette di controllare lo stato di detenzione dei soggetti istanti il Reddito di Cittadinanza. A partire dal mese di luglio i c.d. “occupabili” non potranno più ricevere il sussidio economico. Ciò starebbe scoraggiando i potenziali beneficiari dal richiedere il sussidio. Il numero di beneficiari ha seguito un andamento a parabola, dopo il picco raggiunto nel 2021, il numero dei beneficiari si è ridotto con l’arrivo del nuovo Governo Meloni. Anche le revoche del Reddito di Cittadinanza hanno seguito un trend simile: le famiglie beneficiarie decadute dal diritto sono salite da 79.000 nel 2019 a oltre 260.000 nel 2022.

Che ne sarà degli occupabili?

Con la “stretta”, a partire dal mese di luglio, i c.d. “occupabili” dovranno definitivamente dire addio al Reddito di Cittadinanza. Ad oggi manca il piano di formazione che dovrebbe interessare questa platea di beneficiari. Inoltre, manca il protocollo tra i Ministeri del Lavoro e dell’Istruzione per organizzare la formazione scolastica per i percettori del Reddito sprovvisti di titolo di studio dell’obbligo.

Basta un solo rifiuto dell’offerta congrua di lavoro per perdere il sussidio di natura economica. Che ne sarà dei c.d. “occupabili” visto che perderanno il diritto a percepire il Reddito di Cittadinanza? Gli stessi rimarranno a mani vuote dal momento che non percepiranno più il Reddito di Cittadinanza e non avranno trovato alcun lavoro.

 

 

 

Jacqueline

Redattrice, sezione Finanza, Tasse, Economia Laureata in Economia Aziendale e Strategia, Management e Controllo con 110 e Lode presso l'Università di Pisa. Perfezionamento in Management.

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