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RC Auto: ora è possibile detrarla col 730. Ecco l’opportunità per risparmiare!

RC Auto: ora è possibile detrarla col 730. Ecco l’opportunità per risparmiare!

L’assicurazione auto è una delle spese più impegnative per gli automobilisti. Ogni anno la polizza aumenta sempre più e in Italia i prezzi sono tra i più alti della UE. È chiaro che quando si può risparmiare qualcosa, non si deve perdere l’occasione.

Oggi ci viene in aiuto il modello 730. Questo perché c’è la possibilità di portare in detrazione una parte del premio assicurativo, se si rientra in una specifica categoria.

RC Auto: ora è possibile detrarla col 730. Ecco l’opportunità per risparmiare!

La legge è cambiata

Fino al 2013 si poteva detrarre il 19 per cento della quota che veniva versata al Servizio Sanitario Nazionale. Il massimo del risparmio poteva essere di 40 euro, ovvero una cifra quasi irrisoria. Dal 2014 questo “sconto” non c’è più, ma questo non vuol dire che non si possa risparmiare ugualmente qualcosa. Vediamo come.

Quando presentiamo la dichiarazione dei redditi dobbiamo essere consapevoli che non ci sono sconti sulla polizza RC Auto. Ci sono però delle spese che possono essere detratte con le leggi attuali.

Le voci che possiamo detrarre dal nostro modello 730

Le voci relative alla nostra assicurazione che possiamo portare in detrazione rispetto al 730 sono: rischio di morte e rischio invalidità permanente a partire dal 5 per cento. Rientrano in questa categoria anche tutti i premi assicurativi che riguardano l’infortunio del conducente. Le voci quindi che si possono detrarre, in buona sostanza, sono quelle aggiuntive rispetto alla polizza base RC Auto. La somma massima che possiamo ricevere in detrazione è di 530 euro. È ovvio che se quello è il massimale, quel che si spende in più non è recuperabile.

Una trafila complicata

Attenzione, perché se già è limitato l’accesso a questa detrazione, ci sono altri limiti da tenere presenti. L’assicurazione sulla vita e contro gli infortuni deve essere stata stipulata o rinnovata entro il 31 dicembre 2000, e deve durare come minimo 5 anni. Non solo, i contratti stipulati e rinnovati dopo il 2001 ci rientrano solo se riguardano il rischio di morte o di invalidità partendo da un 5 per cento. Oltre a tutto questo, occorre anche considerare che c’è un limite di reddito: può accedere alla detrazione solo chi ha un reddito massimo di 120 mila euro.

Adriano

Lettore onnivoro e disordinato. Giornalista di cronaca locale e di tutto un po'. Scrivere è come una droga, ma almeno per quello non ti arrestano.

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