Economia

Quanto vale oggi un buono Postale del 1941? La somma è pazzesca

Quanto vale oggi un buono Postale del 1941? La somma è pazzesca

Capita di ritrovare in un cassetto o mobile qualche buono fruttifero postale “archeologico”, che vanta determinate caratteristiche e può avere un valore davvero interessante. Ecco il caso di una donna di età 72 anni di San Zeno alla quale un buono del genere ha fruttato una vera e propria fortuna. La signora per ottenere la somma spettante ha dovuto però rivolgersi all’Associazione Giustitalia: facciamo chiarezza sulla vicenda nelle righe successive.

Quanto vale oggi un buono Postale del 1941? La somma è pazzesca

Buoni fruttiferi postali del 1941: il caso

Capita di ritrovare in qualche cassetto un buono fruttifero postale risalente all’anno 1941 e può accadere l’incredibile. Il caso che ti vogliamo raccontare vede come protagonista una donna di 72 anni che vive a San Zeno, a Verona. La donna ha rinvenuto tra le vecchie foto di famiglia quattro buoni postali del 1941 del valore nominale di mille lire, che hanno fruttato parecchio.

I quattro buoni fruttiferi postali risalgono alla Prima Guerra Mondiale e appartenevano al padre. Il valore nominale era pari a 4mila lire e oggi hanno un valore davvero inestimabile. Ecco quanto valgono.

Buoni fruttiferi postali del 1941: quanto valgono oggi?

La signora di 72 anni ha ritrovato quattro buoni fruttiferi postali risalenti all’anno 1941: il valore nominale era di 4000 lire, ma oggi hanno un valore davvero incredibile. La signora si è rivolta all’Associazione Giustitalia, che si è occupata del rimborso dei titoli fruttiferi, in particolare la restituzione del capitale e della quota degli interessi legali, della capitalizzazione e della rivalutazione. Il valore di questi quattro titoli fruttiferi postali è stato stimato ad un ammontare pari a circa 145.350 euro.

Poste Italiane SPA e il Ministero del Tesoro sono enti obbligati a rispondere in solido a tutte le obbligazioni esistenti anche prima della proclamazione della Repubblica, quindi anche durante il Regno d’Italia. Secondo le stime ufficiali sono oltre dieci milioni i titoli di credito che sono rimasti non riscossi.

I titolari e gli eredi possono richiedere la restituzione dei titoli fruttiferi postali, ovvero il capitale, la quota degli interessi, oltre alla rivalutazione monetaria. È importante che sia decorso il termine prescrizionale pari a dieci anni. Questo termine decorre da quando il soggetto detentore del titolo è in grado di far valere il proprio diritto.

 

 

Pietro Giordano

Appassionato di tutto ciò che è tech. Scienza e curiosità sono il mio pane quotidiano. Divoro libri a colazione e non disdegno di seguire le belle arti.

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