Economia

Quando ti puoi liberare dalle ricevute di vecchie bollette? Cosa dice la legge

Quando ti puoi liberare dalle ricevute di vecchie bollette? Cosa dice la legge

Sei sommerso di vecchie bollette, ma hai paura di buttarle? Bene, qui appresso vedremo di chiarire come devi comportarti e dopo quanto tempo le puoi gettare senza ripensamenti.

La maggior parte degli utenti preferisce conservare gelosamente le bollette vecchie e già pagate con le relative ricevute di pagamento, perché non si sa mai: metti caso che ti chiedano di pagare di nuovo, come fai a dimostrare che lo hai già fatto? Andiamo a scoprire le tempistiche medie e tutte le informazioni nelle righe a seguire.

Quando ti puoi liberare dalle ricevute di vecchie bollette? Cosa dice la legge

In effetti in genere si sconsiglia di buttare subito le bollette. Questo perché, come si diceva, in caso di contestazione in assenza di una ricevuta si rischia di diventare morosi, anche se si è sicuri di aver pagato. E in ogni caso, una ricevuta di pagamento mostrata subito può tacitare qualunque richiesta indebita.

Tutto ciò è logico, ma è anche logico che dopo un certo tempo i creditori non possano più esercitare pretese e quindi che si possano finalmente buttare via le vecchie ricevute.

Per quanto tempo bisogna conservare le bollette vecchie?

Se ti chiedi quando potrai sbarazzarti una buona volta delle vecchie bollette, la legge ti dà una mano. In primo luogo c’è da vedere di quale tipo di documento si parla. La data di prescrizione infatti cambia a seconda del tipo di effetto che si è pagato. Si può andare da una durata minima di due anni a una massima di 10.

I due anni valgono per esempio per le bollette della luce ricevute a partire dal 2 marzo 2018, mentre per quelle ricevute prima di quella data era necessario metterle da parte per almeno 5 anni. Ma c’è l’inghippo: siccome dal 2016 con la bolletta della luce si paga anche il canone Rai, questo fa sì che si debbano conservare per almeno 10 anni.

Dal 2 gennaio 2019 anche per le bollette del gas vale il limite dei due anni, laddove per quelle ricevute prima non si potranno buttare prima di cinque anni. Idem per le bollette dell’acqua, che a partire dal primo gennaio 2020 si è stabilito che debbano essere messe da parte per due anni. Per quelle ricevute prima di quella data vale invece il termine dei 5 anni.

Non mette quasi conto di notarlo, ma è ovvio che con le bollette si devono conservate anche le ricevute.

Pietro Giordano

Appassionato di tutto ciò che è tech. Scienza e curiosità sono il mio pane quotidiano. Divoro libri a colazione e non disdegno di seguire le belle arti.

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