Quali sono i rischi per chi è cattivo pagatore?
Forse non tutti sanno che quando si chiede un prestito ad un istituto di credito, questi provvede ad effettuare dei controlli per assicurarsi che il richiedente possa saldare il debito. Accade purtroppo che, a volte, una persona con i migliori propositi possa ritrovarsi ad avere delle difficoltà a saltare le rate di un prestito bancario, e a diventare così suo malgrado un cattivo pagatore agli occhi della banca.
Nel gergo bancario infatti, “un cattivo pagatore” è colui che non paga le rate oppure le paga in ritardo. Quello che accade in questi casi è un iter abbastanza semplice ma pregiudicante per chi ha richiesto il prestito, infatti il nome del malcapitato colpevole di insoluti verso l’istituto bancario verrà iscritto nella cosiddetta lista nera che prende il nome di Sic, ossia sistema di informazione creditizia. Infatti qui ci sarà tutta la documentazione relativa ai pagamenti effettuati da colui che richiede il prestito e tutta la sua storia debitoria.
Ma per quanto tempo si rimarrà segnalati all’interno di questa lista nera? Questo è l’interrogativo che si pongono sempre molti richiedenti prestito. Può capitare purtroppo che dopo un periodo buio in cui non si è riusciti a far fronte alle proprie incombenze economiche nei confronti dell’ente erogante, si possa ritornare in una situazione di normalità, e allora per quanto tempo si rimane pregiudicati senza possibilità di ricevere ulteriori crediti dalla banca o mutui?
Iniziamo col dire che fortunatamente si tratta di una situazione transitoria, seppure abbastanza fastidiosa. La regola vuole che ogni cittadino possa richiedere al Sic di essere cancellato dal registro una volta che abbia fatto fronte alle rate insolute, ma questo potrà avvenire solo dopo un determinato lasso di tempo. Vediamo nello specifico la tempistica: 12 mesi quando le rate non pagate risultano essere due, 24 mesi per rate superiori a 2 non pagate ma poi saldate in ritardo.
Per concludere, 36 mesi in tutti quei casi di rate mai regolarmente saldate. In genere la cancellazione dalla lista nera avviene in automatico, se questo però non dovesse accadere si può richiedere espressamente l’estromissione dalla lista del proprio nome facendone formale richiesta all’ente che ne ha richiesto l’iscrizione.
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