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Qualcuno circa 29 anni fa aveva già previsto tutto con uno spot. Il video

Se appartieni alla generazione dei Millennials ovvero sei nato tra il 1981 e il 1996 guardare il video della compagnia statunitense AT&T ti farà sicuramente venire una botta di nostalgia. Diversamente se appartieni alla generazione Z e quindi sei nato tra il 1997 e il 2012, così come tutte quelle avvenire, questo spot pubblicitario ti farà inorridire.

Credit: Screenshot video YouTube

Qualcuno circa 29 anni fa aveva già previsto tutto con uno spot. Il video

Il motivo è semplice. Lo sport proposto dalla compagnia telefonica statunitense, ad oggi ancora attiva, prevedeva, con un anticipo di quasi trent’anni la realtà di oggi: le video chiamate gli smartphone e gli smartwatch.

Nel filmato, girato ben 29 anni fa, si vedono situazioni che al giorno d’oggi sono normali ma che a quel tempo apparivano come fantascientifici. Si perché il word wide web – internet – esisteva solo da due anni e i telefonini erano ancora agli albori.

Quando la televisione prevede il futuro

Credit video YouTube: Adora Basil Winterpock

Questo della AT&T non è però l’unico caso di “visione” del futuro. Basti infatti pensare al famoso film “Ritorno al Futuro” durante il quale sono state riprese e utilizzate molte tecnologie e apparecchiature al tempo irreali ma di uso comune al giorno d’oggi. Certo non siamo ancora arrivati a viaggiare nel tempo o al teletrasporto ma sono numerose le invenzioni diventate realtà, tra queste ricordiamo:

  • Google Glass: celebre la scena in cui l’ipotetico figlio di Marty McFly indossa degli occhiali che gli consentono di vedere sia i programmi tv che gli oggetti davanti a lui;
  • Video chiamata: una specie di Skype quella che collega l’ipotetico anziano Marty al collega Noodles;
  • Fotocamere compatte: Doc utilizza nel film una minicamera dal design futuristico, una cosa impossibile all’epoca ma di uso comune al giorno d’oggi, ben 30 anni dopo l’uscita del film;
  • Tablet: nel film, agli inizi del 1985 a Marty viene chiesto di firmare un documento su un dispositivo portatile ed elettronico, il papà dei moderni tablet;
  • Impronte digitali per aprire le porte: le avevano già pensate gli ideatori del celebre film che le fanno utilizzare a Elizabeth Shue per aprire le porte;
  • Riconoscimento facciale: cosa ormai di uso comune in telefonini e alti dispositivi elettronici ma novità assoluta per l’epoca. Eppure, nel film venne usato da Doc nell’ipotetico 2015 quando lo usa per riconoscere Marty Junior

 

 

Adriano

Lettore onnivoro e disordinato. Giornalista di cronaca locale e di tutto un po'. Scrivere è come una droga, ma almeno per quello non ti arrestano.

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