Il nuovo messaggio per gli alieni è stato aggiornato! Ecco com’è

Il nuovo messaggio per gli alieni è stato aggiornato! Ecco com’è

Considerando le distanze inimmaginabili che separano le stelle e le galassie, forse è solo tempo sprecato. Che senso ha infatti mandare in giro messaggi per lo spazio quando, supponendo che qualcuno lo riceva, chi lo ha mandato sarà già morto da qualche migliaio di anni, a essere ottimisti?

Eppure ci si prova. E tra l’altro non è neppure detto che sia proprio una buona idea: perché se là fuori c’è qualcuno in grado di intercettarlo, il messaggio, di capirlo e di agire di conseguenza, potrebbe anche avere intenzioni tutt’altro che amichevoli.

Sempre che, naturalmente, abbia risolto un problema piccolo piccolo come il viaggio interstellare a velocità prossime a quelle della luce…

Il nuovo messaggio per gli alieni è stato aggiornato! Ecco com’è

Nel primo, inviato nel 1974 dal radiotelescopio di Arecibo, c’erano più o meno le stesse cose: numeri, mappe, la struttura a doppia elica del Dna, due esseri umani riprodotti in un disegno, le coordinate del Sistema Solare e le frequenze radio per inviare un’eventuale risposta.

Adesso è stato messo a punto un nuovo messaggio. Lo ha concepito un gruppo internazionale di ricerca guidato da Jonathan Jiang, del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) di Pasadena, California. Lo si può vedere in rete sulla piattaforma arXiv, che accoglie articoli che non hanno ancora superato lo scrutinio della comunità scientifica (la cosiddetta peer review).

Due radiotelescopi

I ricercatori hanno anche già scelto i due telescopi che raccoglieranno l’eredità di quello di Arecibo, che oggi non esiste più: l’Allen Telescope Array in California, frutto di una collaborazione tra il progetto Seti (Search for Extraterrestrial Intelligence) e l’Università di Berkeley, e il cinese Five-Hundred-Meter Aperture Spherical Radio Telescope, gestito dall’Accademia Cinese delle Scienze.

Al momento, però, sia l’uno che l’altro sono solo in grado di ascoltare i segnali in arrivo, ma non di inviarli. Per poterlo fare, dovrebbero essere dotati delle attrezzature necessarie.

Codice binario

Anche il nuovo messaggio per ET, come quello di Arecibo, si basa su un codice binario, ma è un po’ diverso. Il nuovo codice assegna a ogni pixel 1 tra 2 stati possibili (presente/assente) per creare immagini. Su questa base, i ricercatori hanno elaborato l’alfabeto col quale hanno scritto il nuovo messaggio.

Questo perché si ritiene che un sistema binario possa essere compreso da qualsiasi specie intelligente. Si ritiene, ma non si è sicuri. Per dire, quando il primo messaggio di Arecibo venne inviato come prova a diversi premi Nobel e ricercatori, nessuno di loro riuscì a decifrarlo, e quindi non è detto che vi riescano forme di vita aliena, per definizione radicalmente lontane dai nostri modi di ragionare. La speranza è che il nuovo “alfabeto” possa avere maggior successo.

Il messaggio presenta il nostro sistema numerico e nozioni matematiche di base. Dopodiché, con l’esempio della transizione fra diversi stati di un atomo di idrogeno, prova a spiegare l’idea del tempo per indicare la data della trasmissione; dopodiché sono presentate la struttura e la chimica del Dna.

Le pagine finali sono quelle che hanno la minore probabilità di essere comprese da una mente extraterrestre: sono due disegni stilizzati di un uomo e una donna, una mappa della Terra, uno schema del Sistema Solare con le sue coordinate; infine le frequenze radio da adoperare per rispondere “Pronto, chi parla?” (si fa per dire).

Destinazione? I ricercatori propendono per la regione centrale della Via Lattea, ritenuta l’area più probabile per lo sviluppo di vita intelligente.