Prendere casa a 1 euro: come funziona e dove consultare gli immobili disponibili
Molti lettori si chiedono come funzioni il meccanismo per acquistare casa ad 1 euro e come siano gli immobili. Nell’articolo di oggi proveremo a fare un po’ di chiarezza, su dove trovarli e quali altri costi possano esserci! Seguiteci nelle prossime righe!
Cambiare vita al costo di una brioche
Il mutuo? Non serve più. Quando nel 2008 l’allora sindaco di Salemi (Trapani) Vittorio Sgarbi annunciò urbi et orbi la messa in vendita di vecchie proprietà al prezzo simbolico di un euro, in molti pensarono a una delle solite provocazioni del sanguigno storico dell’arte.
Quattordici anni dopo, però, il progetto delle case a un euro è ormai una una realtà acquisita nel panorama del mercato immobiliare italiano. Tant’è che è perfino nato sul web un sito internet ad hoc, il sempre ottimo sito Idealista ha aperto questa sezione dedicata per poter consultare la mappa degli immobili disponibili e, nel 2018, addirittura la Cnn vi ha dedicato un servizio a questa cosa. Un altro sito in rete dove è possibile trovare informazioni è l’omonimo Case a un euro, ma le informazioni in rete di certo non mancano.
In effetti la prospettiva è allettante, anche se non priva di incognite: in effetti si tratta di diventare proprietari di case che sono da ristrutturare e che il più delle volte sono dei ruderi pericolanti; anche se, e qui è la parte allettante, di solito sono situati in piccoli paesi spopolati e incantevoli.
È chiaro che a essere attirate sono per lo più persone in là con gli anni che cercano il loro buen retiro dove trascorrere l’età della pensione. Ma non mancano giovani che semplicemente puntano a cambiare radicalmente vita, e a volte anche Paese.
Si possono anche combinare affari, ma bisogna conoscere le regole del gioco e leggere con cura e attenzione i regolamenti comunali, magari facendosi aiutare da un legale.
L’euro di partenza, infatti, non basta mai, com’è abbastanza ovvio: spesso è solo la base d’asta, infatti, e in ogni caso oltre all’investimento iniziale bisogna mettere in conto le spese per la ristrutturazione, che il più delle volte si rivelano piuttosto ingenti.
Non solo: molti Comuni subordinano la vendita alla presentazione di un progetto tecnico di riqualificazione, al versamento di una cauzione iniziale (da trattenere in caso i lavori non vengano avviati) e , in molti casi anche al cambio di residenza.
Insomma, lo avrete capito, non è un regalo (non regala mai niente nessuno) e bisogna spesso mettere in conto un investimento abbastanza considerevole, sia in denaro che in impegno personale.
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