Piattaforme illegali di streaming: ecco cosa si rischia
Ci sono due tipi di streaming: quello gratis e quello che si paga. Ora, la violazione del copyright in Italia è un reato, ma come al solito bisogna le cose sono sempre un filo più complicate. Vediamo.
Sulle piattaforme (per esempio il Play Store di Google) non è difficile trovare un gran numero di app che permettono di vedere la tv, soprattutto per seguire il calcio.
Alla stessa maniera, la rete è piena di siti che ti danno modo di seguire anche le serie tv, i cartoni animati e tanti altri contenuti non propriamente legali.
Il fatto che questi servizi ci siano, però, non può essere preso come un via libera allo streaming illegale.
In effetti la pirateria c’è sempre stata ed è assai improbabile che un giorno venga sconfitta. La cosa però non deve essere vista come una sorta di alibi che lava la coscienza: violare la proprietà intellettuale di qualcuno altro, ovvero guardare un contenuto senza pagare i diritti (compresi ovviamente nell’abbonamento alle varie piattaforme, per esempio Sky) è in ogni caso illegale.
Al tempo stesso, però, sul piano meramente pratico, non ha molto significato aver paura di guardare una partita o un film da un sito pirata. Non s’è mai sentito di qualche utente privato che sia stato multato per aver guardato una partita o un film in streaming.
Si sente però parlare di multe molto consistenti ai venditori e ai clienti (paganti, quindi) dei servizi iptv. La violazione del copyright in questo caso è aggravata dalla vendita e quindi dal lucro che ne deriva. Se paghi per vedere, e soprattutto se vendi per far vedere, commetti un reato ben più grave. In questo caso il rischio di una multa bella consistente è molto più serio.
Rammentiamo infatti che nell’ultima operazione della Guardia di Finanza contro la pirateria sul web ai malcapitati trasgressori che hanno comprato il servizio iptv è stata applicata una multa di mille euro. Storia diversa per i venditori: per loro la multa può arrivare anche a 20 mila euro e in certi casi c’è anche il carcere.
Meglio stare il più possibile alla larga dai servizi iptv a pagamento. Su internet si può vedere molto facilmente di tutto, e gratis, perché rischiare inutilmente?
Se poi il tuo obiettivo è vedere canali come quelli di Sky, è ben difficile che tu ci possa riuscire senza pagare qualcosa.
È vero, ci sono app che permettono di aggirare l’ostacolo, ma di solito dal punto di vista tecnico non sono inappuntabili: c’è per esempio il problema del fastidioso lag dovuto al buffering. Ma non è meglio pagare e vedersi i programmi nel modo migliore e stare belli tranquilli sul divano di casa?
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