Pensioni: in arrivo l’aumento del cedolino INPS, ma non per tutti
I beneficiari delle pensioni potranno ricevere gli incrementi sul cedolino INPS, ma non tutti potranno percepirlo. Ecco chi sono gli sfortunati.
In questi giorni sono giunte buone notizie per i percettori di determinati assegni previdenziali INPS. A beneficiare dell’incremento della pensione sono tutti i titolari delle pensioni di importo medio-basso. Per tantissimi anziani pensionati, il cedolino INPS sarà più consistente.
A partire dal mese di luglio determinate categorie di pensionati potranno beneficiare di un aumento sostanzioso del trattamento pensionistico. I “fortunati” saranno coloro che percepiscono un trattamento previdenziale pari a 563 euro. In particolare, l’aumento più sostanzioso sarà riservato ai pensionati over 75, che percepiscono la minima. Non solo, a luglio il cedolino INPS sarà più consistente per coloro che incassano la quattordicesima mensilità. Il bonus quattordicesima sul rateo pensionistico è una somma addizionale che viene erogato ai pensionati di almeno 64 anni che hanno un reddito complessivo fino a un massimo di due volte il trattamento minimo annuo del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD).
Per i pensionati che hanno meno di 75 anni gli aumenti saranno dell’1,50%: si tratta di una crescita pari a 8 euro. A questa somma si deve addizionare gli arretrati maturati nei primi sei mesi dell’anno. Si tratta di circa 50 euro. Per gli over 75 le pensioni minime crescono di circa 6 punti percentuali al mese, ovvero circa 35 euro in più. Oltre a questo incremento, saranno accreditati anche gli arretrati per un valore di circa 200 euro.
Non sono previsti aumenti per coloro che percepiscono le pensioni assistenziali. Quindi, gli aumenti sui cedolini INPS spettano solo a coloro che hanno versato i contributi durante la vita occupazionale. Nessun incremento per i percettori delle pensioni e indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili e anche le rendite vitalizie dell’INAIL.
Inoltre, non potranno beneficiare dell’aumento anche tutti i pensionati che percepiscono assegni di importo più elevato. Per le pensioni di importo maggiore, la rivalutazione monetaria è inferiore. Al crescere del cedolino INPS la perequazione monetaria è di importo inferiore e ciò comporta un risparmio per le casse dello Stato stimato in dieci miliardi di euro fino all’anno 2025.
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