Norma “Spazza Divani”: quali le ripercussioni su alcuni percettori RdC
Il reddito di cittadinanza tanto demonizzato e tanto osannato da tutti è un provvedimento che nonostante abbia destato sempre molti dubbi, nei due anni appena trascorsi ha dato respiro a molte famiglie italiane sulla soglia del baratro, tra l’altro, durante il periodo più buio mai vissuto negli ultimi tempi, schiacciati tra pandemia e caro vita.
Questo però non è bastato per spostare l’attenzione del Governo su altre problematiche, perché ad oggi i politici sono sempre pronti a sollevare dubbi o proporre modifiche inmerito al Rdc, qualcuno ne chiede addirittura l’annullamento.
Sono di queste ore le ultime notizie che parlano di una richiesta da parte del centro-destra di modificare il provvedimento bandiera del M5S, infatti con una nuova norma già soprannominata “Spazza Divani” la proposta potrebbe suscitare l’interesse del governo. Di fatti già buona parte della maggioranza ha accolto l’idea con entusiasmo. Ma vediamo nello specifico di cosa stiamo parlando .
Si tratterebbe di una modifica, l’ultima in ordine di tempo, allo statuto del reddito, che andrebbe a ridurre il tempo di diritto di percezione dell’ammortizzatore sociale.
Praticamente i percettori potrebbero ricevere le chiamate per ricevere una proposta di contratto direttamente dalle aziende private interessate, scavalcando così la figura del navigator e i centri per l’impiego, che in tutta franchezza, sappiamo tutti non essere all’altezza di performare grandi risultati allo stato attuale delle cose.
Naturalmente chi declina l’offerta lavorativa potrà incorrere nella perdita del sussidio. La proposta è stata presentata come emendamento del decreto Aiuti, e già approvata dalla Camera, tutte le forze politiche si sono trovate d’accordo tranne – come era facile immaginare – il Movimento 5 stelle. Il centro-destra che ha presentato la nuova proposta ha definito il provvedimento come “spazza divani” perché secondo gli stessi esponenti, la difficile situazione attuale per quanto riguarda la disponibilità al lavoro stagionale sarebbe legata ai troppi sussidi distribuiti con il Reddito di cittadinanza, che demotiva i giovani a non cercare più un impiego.
Ecco le parole rilasciate da Paolo Zangrillo di Forza Italia in merito alla questione: “finalmente i datori di lavoro potranno proporre un’offerta diretta ai percettori del beneficio bypassando l’inefficace sistema dei centri per l’impiego e dei navigator». La norma, continua Zangrillo, permetterà di “smascherare finalmente chi vuole solo un sussidio e non il lavoro”.
Quota 41: una rivoluzione per le pensioni? Cosa c'è da sapere La riforma delle pensioni…
Nuova iniziativa Sconto Bambini al Ristorante: Tutto quello che devi sapere Nel seguente articolo andremo…
Permessi 104 e Congedi Straordinari: una guida completa Nel seguente articolo andremo a chiarire i…
100 lire Minerva: controlla le tue, una così vale migliaia di euro Oggi faremo un…
Canone Rai 2024: chi può non pagarlo? Il canone Rai, ovvero il contributo per l'utilizzo…
Bonus Sostegno al Reddito (SAR) per lavoratori disoccupati: guida completa e aggiornata (2024) Il Bonus…