Monete da 20 lire: controlla se ne hai una così, vale oltre 150.000 euro

Monete da 20 lire: controlla se ne hai una così, vale oltre 150.000 euro

Nell’articolo di oggi andremo ad analizzare gli esemplari da 20 lire più rari sia dell’epoca della Repubblica che del periodo della monarchia. Se in casa avete una moneta del genere potete ritenervi davvero fortunati. Scopriamo tutto nelle righe a seguire!

Monete da 20 lire: controlla se ne hai una così, vale oltre 150.000 euro

Volendo iniziare dagli esemplari più recenti, la 20 lire soprannominata “quercia” è una moneta che ricorderanno in molti tra noi.  Riconoscibile dall’inconfondibile ramo di quercia su uno dei lati, questa moneta venne coniata nel 1956, e durò per quasi tutto il periodo di utilizzo della lira.

Le 20 lire “quercia” più rare in assoluto sono quelle di prova “targate” 1956. Queste monete sono distinguibili dalla presenza di una piccola “P” sotto la data di conio. Di questa moneta esistono solo 1500 esemplari in circolo, e se ne avete una in fior di conio vale fino a 1.200 euro secondo i dati dei siti numismatici di riferimento.

20 lire appartenenti all’epoca della monarchia: ecco la più rara

Per quel che riguarda il periodo della monarchia, la moneta più rara dell’epoca – nonché una delle monete in lire più rare in assoluto – è la 20 lire soprannominata “cappellone” in oro del 1928. Parliamo della 20 lire Vittorio Emanuele III, distinguibile dall’effigie di Vittorio Emanuele III su di un lato con in teste un grosso elmetto, mentre sull’altro verso è presente il classico fascio con l’incisione: “meglio vivere un giorno da leone che cento anni da pecora”; in alto a sinistra, su questo lato è riportata una piccola scritta “oro prova”.

Lo scopo del conio di questa moneta fu la commemorazione del decennio dalla Prima Guerra Mondiale; un esemplare del genere è classificato in numismatica come R5 quindi estremamente raro. In una famosa asta, un esemplare ottimamente tenuto raggiunse l’impressionante valore finale di 151.800 euro. Vi auguriamo di ritrovarne qualcuna in qualche vecchio cassetto o in soffitta.

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