Modifica regole velocità su strade e autostrade: cambiamenti a giugno

Modifica regole velocità su strade e autostrade: cambiamenti a giugno

L’Italia è il Paese europeo che conta il maggior numero di autovelox sulle strade; ne abbiamo 8 mila, contro i 4 mila del Regno Unito e i 3800 della Germania. In Italia ogni anno gli autovelox sono “responsabili” per circa due milioni e mezzo di multe.

Modifica regole velocità su strade e autostrade: cambiamenti a giugno

Il decreto che definisce le regole di utilizzo degli autovelox è previsto dall’art. 25 della legge n. 120 del 2010, quella che per ultima ha riformato il Codice della Strada.

Secondo le legge vigente, per determinare se un automobilista ha osservato i limiti o no fanno fede solo apparecchiature debitamente omologate. Il che negli ultimi anno non ha impedito una valanga immane di ricorsi: appunto perché gli autovelox installati sulle strade italiane spesso non sono (non sarebbero) omologati, ma solo approvati. Differenza da poco? Non proprio.

Il viceministro delle Infrastrutture, Alessandro Morelli, rispondendo a una interrogazione di un deputato di Forza Italia ha informato l’uditorio che “la Direzione generale per la sicurezza stradale del Mims, congiuntamente ai competenti uffici del Ministero dell’interno, sta proseguendo nell’attività di finalizzazione della bozza di decreto in parola, che sarà auspicabilmente esaminata dalla Conferenza Stato-città e autonomie locali entro il prossimo mese di giugno”.

Giugno. Il che significa che c’è ancora un rinvio. “Al di là dell’ultimo slittamento annunciato dal governo, trovo comunque indecente che da dodici anni non si regolamenti in modo certo e una volta per tutte l’uso degli autovelox” afferma Simone Baldelli, vicepresidente dei deputati di Forza Italia e presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti.

Dunque nuova fumata nera per il decreto che deve/dovrebbe una volta per tutte regolare le modalità di collocazione e uso degli autovelox sulle strade del Bel Paese: si aspetta da 12 anni, che volete che sia aspettare fino a giugno?

Ma cosa dovrebbe prevedere il nuovo decreto? Chiarirà la differenza tra omologato e approvato? Boh.

Una volta, moltissimi secoli fa, questa penisola si poteva a giusto titolo fregiare dell’appellativo di “culla del diritto”.

Adesso siamo alla tomba, con supremo godimento degli azzeccagarbugli a un tanto al chilo.