Libretti Postali: occhio alla data fissata da Poste, se il tuo è tra questi puoi perdere tutto

Libretti Postali: occhio alla data fissata da Poste, se il tuo è tra questi puoi perdere tutto

Libretti Postali: occhio alla data fissata da Poste, se il tuo è tra questi puoi perdere tutto

Molto utilizzati da noi italiani sono i libretti di risparmio.
Di matrice italiana, questo comodo servizio funge da supporto cartaceo, è fornito dalle banche solo dopo aver aperto un deposito a risparmio.
Uno dei principali enti che fornisce tale servizio sono le Poste Italiane con i loro diffusissimi e praticissimi libretti postali.

Libretti Postali: occhio alla data fissata da Poste, se il tuo è tra questi puoi perdere tutto
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Libretti Postali: occhio alla data fissata da Poste, se il tuo è tra questi puoi perdere tutto

Il libretto postale è un particolare libretto bancario introdotto dal 1876 dal Ministero delle Finanze ed è gestito direttamente dall’ente regolatore di Casse di Risparmio Postale.
Questo servizio è soggetto alla nominalità, cosa fondamentale per contrastare il fenomeno del riciclaggio ed evasione fiscale. Inoltre possiede vari vantaggi che un libretto bancario non può fornire. Uno di questi è che sono garantiti al 100% dallo Stato,
non possiedono, costi di apertura, di chiusura e di gestione se non gli oneri fiscali. Inoltre, è bene sapere, che non sono pignorabili.

Anch’essi, però, forniscono diversi limiti. Il primo, è la soglia di rendimento molto bassa con il tasso al 0,001% circa. Il secondo limite è la forma cartacea del documento implicando che tutti i movimenti e le operazioni, devono essere segnate materialmente sul suddetto.
Il terzo limite è la rigidezza nelle operazioni, in quanto, il sistema postale, rispetto al conto bancario tradizionale è più macchinoso. Inoltre, i limiti di carta del libretto sono stringenti, infatti, ad esempio, non si possono fare acquisti fisici o online e i prelievi si effettuano solo negli ATM delle Poste.

Libretti Postali: Attenzione! Ecco i casi in cui si potrebbe perdere tutto

Ultimo, ma non per importanza, si ha la perdita dei risparmi nel caso in cui il libretto postale diventa dormiente.

E’ proprio quest’ultimo caso che prenderemo in esame. Non è raro, che il libretto non venga utilizzato per anni, anzi, questo accade più spesso di quanto lo si possa immaginare. Le cause di questo fenomeno sono la limitata capienza e una marginale capacità operativa.
Infatti, è il caso dei libretti dormienti.

Un libretto di risparmio postale diventa dormiente quando il titolare non movimenta tale fondo, che deve essere necessariamente di 100€, da un periodo di tempo di almeno 10 anni. Questo periodo di inattività ingiustificata, deve essere esente da procedimenti o blocchi operativi che ne hanno precluso i movimenti di somme. Soddisfatte queste condizioni, se i libretti sono dormienti da più di 10 anni, vengono chiusi da Poste Italiane.

I saldi dei libretti dormienti chiusi sono poi accumulati al fondo in gestione da Consap. Questo è acconsentito ai sensi dell’art. 1, comma 343, della legge n. 266/2005 e disciplinato dal Regolamento di cui al D.P.R. 22 giugno 2007 n. 116.

Estinzione libretti: ecco la data da segnare

Come riportato sulla pagina dedicata del sito di Poste Italiane, la prossima data di estinzione dei libretti dormienti è il prossimo 26 ottobre 2023, e sulla pagina menzionata poc’anzi è possibile trovare anche l’elenco dei libretti dormienti a rischio estinzione; quindi occhi aperti e libretti alla mano! È importante – prima di quella data – effettuare un movimento sul libretto onde evitarne la chiusura.

Assimilato ciò, il libretto postale è più un utile strumento di medio termine dove depositare i soldi che un investimento vero e proprio, senza dimenticarsi di averlo, ovviamente!