Latte vaccino: come sceglierlo dopo il primo anno di vita del nostro bambino?
Latte vaccino: come scegliere il migliore alimento dopo il primo anno di vita del nostro bambino? Scopriamo quali sono i due aminoacidi essenziali per la crescita.
Il latte vaccino è un alimento completo che assicura l’apporto di molte sostanze nutrizionali benefiche per l’organismo umano. Per i neonati, bambini, adolescenti, adulti ed anziani è fondamentale consumare quotidianamente il latte vaccino. In commercio ne esistono di tanti marchi e di tante qualità, ognuna con le proprie caratteristiche nutrizionali. Analizzando tutti i brand di latte vaccino in commercio e leggendo le etichette nutrizionali, è possibile scegliere il latte vaccino che meglio soddisfa le proprie esigenze energetiche e alimentari.
La composizione nutrizionale del latte vaccino è costituita da quasi tutti i nutrienti di cui un corpo umano ha bisogno. Ecco di seguito quali sono i valori nutrizionali di una tazza di latte vaccino:
Il latte è una delle principali fonti di proteine, con 8 grammi di proteine per tazza. Le proteine del latte contengono tutti e nove gli aminoacidi essenziali di cui il nostro corpo ha bisogno. Il latte è composto per l’82% da proteine della caseina e per il 18% da proteine del siero di latte.
Glutammina e acido glutammico sono i due amminoacidi essenziali e fondamentali per la crescita dei bambini. Per questo è importante scegliere latti vaccini che siano ricchi di questi due aminoacidi, che dono i mattoni alla base delle proteine che non sappiamo costruire da soli. L’obiettivo è quello di cercare un latte vaccino che non si discosti dal punto di vista nutrizionale al latte materno.
Sicuramente il latte materno è l’alimento ottimale per tutti i lattanti e dovrebbe essere utilizzato fino al primo anno di vita. Nel caso in cui dopo i dodici mesi il latte materno finisca è possibile optare per un latte vaccino commerciale che si assomiglia dal punto di vista nutrizionale.
“Il latte vaccino viene spesso somministrato, un po’ per errata cultura diffusa, per comodità o motivi economici, ma ha un contenuto di proteine inadeguato alle esigenze di un bimbo piccolo: pari al triplo rispetto al latte materno e di molto superiore ai latti formulati. D’altro canto, la composizione è finalizzata alla crescita del vitello”,
Come spiega a Il Salvagente Marcello Giovannini, past president della Società Italiana di Nutrizione Pediatrica (SINUPE)
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