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Isee: differenze tra carte ricaricabili, come inserirle per la giacenza media

Isee: differenze tra carte ricaricabili, come inserirle per la giacenza media

Nella DSU (dichiarazione sostitutiva unica) che si deve presentare per ottenere l’ISEE, bisogna indicare anche le carte prepagate (per esempio la Postepay). Occorre però distinguere tra carte con IBAN e senza IBAN. Scopriamo tutto nel dettaglio all’interno dell’articolo

Credit photo: Poste Italiane

Isee: differenze tra carte ricaricabili, come inserirle per la giacenza media

Intanto rammentiamo a che cosa serve l’Isee.

L’attestazione ISEE relativa alla famiglia serve ad accedere a una serie di provvidenze e prestazioni a sostegno del reddito a beneficio delle fasce di popolazione più sfavorite (bonus luce e gas, reddito di cittadinanza, indennizzi Covid-19 e così via).

Com’è ovvio, la legge subordina l’accesso alle ricordate agevolazioni al rispetto di una determinata soglia di reddito, che per l’appunto si autocertifica attraverso l’ISEE.

Per ottenere questa attestazione è indispensabile che il cittadino presenti la DSU (dichiarazione sostitutiva unica) in cui si dichiara la situazione sia reddituale (stipendi, salari, pensioni) che patrimoniale (case, terreni, titoli ecc.) della famiglia a favore della quale si chiedono le misure di sostegno.

La scadenza della DSU

In base alla normativa attuale, nella DSU va indicata la situazione di reddito e patrimonio relativa ai 24 mesi precedenti alla data di presentazione della domanda. Ne deriva che, trattandosi di Isee 2023, per la sua elaborazione, nella DSU si riporta la situazione reddituale e patrimoniale esistente al 31 dicembre 2021.

La validità della DSU e anche dell’attestazione ISEE è fino al 31 dicembre dell’anno in corso (quindi fino al 31 dicembre 2023). La DSU per l’ISEE può essere presentata attraverso i seguenti canali: all’ente che eroga la prestazione sociale; al Comune di residenza; a un patronato; all’Inps.

Carte prepagate nell’ISEE: le regole

Nella sezione I del modulo FC2 della DSU bisogna indicare il saldo finale al 31 dicembre dell’anno di riferimento nonché la giacenza media di tutte le tipologie di conti correnti, anche quelli in valuta, i conti vincolati/liberi e i conti di pagamento.

In questa sezione occorre indicare anche gli estremi delle prepagate dotate di IBAN, perché sono a tutti gli effetti considerate identiche a un conto corrente bancario o postale. Sono da dichiarare col codice 01.

Le prepagate senza IBAN, invece, si indicano nella sezione II del medesimo Quadro FC2, col codice 99.

Pietro Giordano

Appassionato di tutto ciò che è tech. Scienza e curiosità sono il mio pane quotidiano. Divoro libri a colazione e non disdegno di seguire le belle arti.

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