Economia

Investire in Buoni del Tesoro Poliennali 30 anni o in buoni fruttiferi postali?

Investire in Buoni del Tesoro Poliennali 30 anni o in buoni fruttiferi postali?

Per proteggere i propri risparmi dall’inflazione è necessario investire in Buoni del Tesoro Poliennali con durata pari a 30 anni. Quanto rendono ai risparmiatori che hanno una piccola cifra depositata sul conto corrente? In tempi di inflazione, i risparmiatori italiani puntano a proteggere il proprio denaro depositato sui conti correnti bancari e postali.

Oltre al BTP, i risparmiatori italiani possono investire in buoni fruttiferi postali. In ogni caso, è bene comprendere quale sia l’orizzontale temporale dell’investimento ed il livello di rischio. Con la diversificazione degli investimenti sarà possibile investire minimizzando il rischio.

Investire in Buoni del Tesoro Poliennali 30 anni o in buoni fruttiferi postali?

Buoni del Tesoro Poliennali: come investire su questi titoli a medio-lungo termine?

Molti risparmiatori italiani stanno valutando la possibilità di investire in Buoni del Tesoro Poliennali: si tratta di titoli di debito a medio-lungo termine emessi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Recentemente il Tesoro ha presentato le domande in asta e ha presentato quelle in asta supplementare. Il regolamento sarà pubblicato entro il 17 ottobre.

Le nuove emissioni riguardano i Buoni del Tesoro Poliennali con scadenza pari a tre anni, la cui data di emissione è il 17 ottobre e quella di scadenza il 15 gennaio 2026. La cedola annuale è pari a 3,5 punti percentuali. I Buoni del Tesoro Poliennali con scadenza pari a sette anni ha una cedola pari a 2,80%, la data di emissione è il 16 maggio 2022 e la data di scadenza è il 15 gennaio 2029.

I BTP con scadenza pari a 15 anni, ovvero quelli che scadranno a marzo 2028, hanno una cedola annuale pari a 3,25%. I Buoni del Tesoro Poliennali con scadenza pari a 30 anni emessi in data primo agosto 2007 e co scadenza alla fine di agosto 2039, hanno una cedola pari a cinque punti percentuali.

Investire in Buoni Fruttiferi Postali: quali sono quelli che rendono di più?

I risparmiatori italiani possono valutare la possibilità di investire i propri capitali accumulati in Buoni Fruttiferi Postali. Sono emessi da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., distribuiti da Poste Italiane S.p.A. e sono garantiti dallo Stato italiano. I Buoni fruttiferi postali che offrono interessi più elevati contro l’inflazione sono i 4X4 per lunghi investimenti.

Garantiscono un rendimento sicuro in 16 anni ed il rendimento annuo lordo a scadenza è pari a tre punti percentuali. Ogni risparmiatore ha la possibilità di chiedere il rimborso in qualsiasi momento entro il termine di prescrizione e, dopo quattro, 8 e dodici anni, anche con il riconoscimento degli interessi maturati.

 

 

Jacqueline

Redattrice, sezione Finanza, Tasse, Economia Laureata in Economia Aziendale e Strategia, Management e Controllo con 110 e Lode presso l'Università di Pisa. Perfezionamento in Management.

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