Economia

Investire in BTP a 5 anni: caratteristiche, remunerazione e vantaggi

Investire in BTP a 5 anni: caratteristiche, remunerazione e vantaggi

L’anno 2023 è un anno davvero promettente sul mercato obbligazionario: il Governo Meloni ha come obiettivo quello di contenere il declino economico nazionale, di gestire la crisi di fiducia sul mercato obbligazionario italiano e di ridurre il disavanzo del bilancio pubblico italiano. L’emissione dei titoli obbligazionari rappresenta una scelta per diversificare gli investimenti nel portafoglio. Ecco quali sono le caratteristiche dei BTP a 5 anni, a quanto ammonta la remunerazione e quali sono i vantaggi di questi titoli obbligazionari.

Investire in BTP a 5 anni: caratteristiche, remunerazione e vantaggi

I Buoni del Tesoro Poliennali a 5 anni sono strumenti di investimento particolarmente sicuri e a basso livello di rischiosità, che offrono rendimenti grazie alle cedole. Il prezzo di questi BTP a 5 anni è stabile ed alla scadenza viene riconosciuta una somma pari al valore nominale dei titoli obbligazionari detenuti.

I BTP a 5 anni sono bond sicuri e a basso livello di rischiosità. Al raggiungimento della scadenza avviene il rimborso del valore nominale del titolo. Essendo lo Stato italiano debitore è un’ipotesi piuttosto remota che sia insolvente nei confronti dei creditori.

Investire in BTP a 5 anni: a quanto ammonta il rendimento?

Con l’inflazione in atto cresce la voglia dei risparmiatori nell’investire in titoli obbligazionari. Tra i BTP sottoscrivibili c’è il BTp a 5 anni, la cui scadenza è fissata in data 1 dicembre 2028 e cedola 2,80% (ISIN: IT0005340929). Acquistabile a 96 centesimi di euro, questo titolo obbligazionario vanta un tasso di rendimento pari a circa 3,6 punti percentuali.

È necessario tenere conto anche dell’imposizione fiscale del 12,50% sul rendimento lordo. Tenendo conto proprio di questa imposizione si ottiene un rendimento di poco più di un punto percentuale.

Investire in BTP 5 anni: a chi rivolgersi?

Per investire in BTP è possibile rivolgersi ad una banca in due momenti diversi:

  • alla loro emissione, attraverso il meccanismo dell’asta (mercato primario);
  • all’emissione, grazie alla loro presenza sul MOT, che consente all’acquirente di commercializzare i BTP in portafoglio prima della loro scadenza.

Oltre ai BTP a 5 anni, è possibile optare per titoli di stato con scadenze diverse: 3, sette, dieci, 15, venti, 30 e cinquanta anni.

 

 

 

Jacqueline

Redattrice, sezione Finanza, Tasse, Economia Laureata in Economia Aziendale e Strategia, Management e Controllo con 110 e Lode presso l'Università di Pisa. Perfezionamento in Management.

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