Investire: BTP Italia, stacco cedole da capogiro. Flussi semestrali over 5%

Investire: BTP Italia, stacco cedole da capogiro. Flussi semestrali over 5%

BTP Italia: si apre la stagione dello stacco delle cedole da capogiro. Si attendono flussi semestrali superiori al 5%.

Dopo la bolla finanziaria dell’anno 2020 ed un anno 2022 negativo sul fronte dei rendimenti dei titoli obbligazionari, l’anno 2023 è l’anno della rivincita e degli incassi record per chi decide di investire i propri risparmi detenendo i BTP ed i BOT. Il programma annunciato dal Tesoro è davvero ricco e promettente e i rendimenti attesi sono da capogiro. In buona sostanza, non si sono mai visti rendimenti del genere.

Si attendono flussi semestrali superiori a 5 punti percentuali, ma con il tasso di inflazione che “corre”, i versamenti potrebbero scendere a 2 punti percentuali. Per i BTP Italia si annuncia una stagione di cedole ricche: saranno 4 i titoli emessi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per proteggere il capitale dei risparmiatori italiani dai continui rincari. La finalità dell’Esecutivo guidato da Giorgia Meloni è quella di finanziare il Paese e soddisfare le esigenze di spesa dell’economia italiana.

Investire: BTP Italia, stacco cedole da capogiro. Flussi semestrali over 5%

Aste BTP e BOT italiani: ricco calendario di emissioni e stacco di cedole

Chiariamo la differenza che intercorre tra BOT e BTP: i BOT sono i buoni del tesoro ordinari e l’interesse è rappresentato dalla differenza tra il prezzo di rimborso e quello di sottoscrizione. I BTP sono i Buoni del Tesoro Poliennali, ovvero titoli a medio-lungo termine, con una cedola fissa staccata ogni 6 mesi. Le scadenze sono pari a: 3, 5, 7, 10, 15 e 30 anni. Il taglio minimo per investire in un BTP è pari a 1.000 €.

BTP Italia: stacco cedola al 5% a maggio

Alla prossima data di pagamento il BTP Italia con scadenza fissata al 26 maggio 2025 potrebbe staccare una cedola sopra il 5%. Il debutto di questo bond è avvenuto nella stagione primaverile dell’anno 2020 ed offre ai titolari di obbligazioni una cedola annua del’1,4% che viene corrisposta semestralmente per lo 0,7%.

Il 26 maggio 2023 sarà fissata la data dello stacco della cedola e per il mese di aprile il tasso inflazionistico è fissato a otto punti percentuali, in calo rispetto agli oltre 11 punti percentuali registrati a dicembre 2022. La rivalutazione delle cedole e del capitale è pari a circa 4,5%.

Se si detiene nel proprio portafoglio investimenti un BTP Italia 2025 da 1000 euro, il capitale viene rivalutato di 45 euro al lordo. La cedola addizionale è pari all’1,4% (percentuale annua), ovvero 0,7 punti percentuali (ogni sei mesi).

Facendo due conti: 1.045 * 0,007 = 7,32 euro. Il MEF paga 45 + 7,32 euro = 52,32 euro, pari ad un rendimento lordo del 5,23%. Tenendo conto dell’imposta che prevede un’aliquota pari al 12,5%, il rendimento netto sarebbe pari a 5,23 % – 0,653 = 4,58%.