Economia

Investire: BTp Italia 2027 rendimenti appetibili quasi al 6%. Ma occhio ai rischi

Investire: BTp Italia 2027 rendimenti appetibili quasi al 6%. Ma occhio ai rischi

Parlando di investimenti non possiamo tralasciare il BTp Italia agganciato al tasso d’inflazione FOI perchè questi attualmente sta offrendo un rendimento vicino al 6%. Attenzione però perchè pur essendo un BTp si tratta comunque di un investimento rischioso.

Cerchiamo di capirne qualcosa di più insieme.

Investire: BTp Italia 2027 rendimenti appetibili quasi al 6%. Ma occhio ai rischi

Com’è l’inflazione in Italia

Al momento in cui scriviamo l’inflazione in Italia è scesa. Il dato registrato ad aprire è stato dello 6,2% contro lo 6,5% di marzo. C’è da dire che fino a tutto giugno resta attivo il taglio delle accise più altre misure a sostegno delle famiglie il che contribuisce, non di poco, a calmierare il costo della vita. Ma cosa succederà quest’estate? I più pensano che ci sarà una nuova accelerazione dei prezzi al consumo. 

BTp Italia legato all’indicizzazione

Forse non lo sai ma esistono anche dei titoli il cui rendimento è legato all’inflazione FOI, al netto dei tabacchi. Si tratta di metodologie di investimento adatte a fronteggiare fasi come questa in cui i rendimenti nominali obbligazionari si rivelano insufficiente a coprirne la perdita.

Il BTp Italia legato al FOI con scadenza 28 ottobre 2027 e cedola reale 0,65% (ISIN: IT000538815) offriva ieri il 5,85%. Il tasso è ricavato sommando l’inflazione al rendimento reale.

Perchè i BTp Italia sono rischiosi

Rispetto ai classici bond quelli indicizzati sull’inflazione FOI sono abbastanza rischiosi perchè si tratta sostanzialmente di scommettere che l’inflazione italiana nei prossimi anni resti “alta”. 

Acquistando un titolo indicizzato è un pò come come assicurarsi contro il furto di un’auto: se il furto avviene, la polizza ne è valsa il costo; se non si verifica, in un certo senso abbiamo pagato per nulla.

Facciamo un pò di conti. Se consideriamo il BTp Italia 2027 con il bond ordinario a cedola fissa che offre, a ieri, un rendimento lordo di poco inferiore lo 2,25%.

Se alla scadenza del BTp indicizzato l’inflazione effettiva risultasse essere stata più bassa, avremmo perso la scommessa. Se prendiamo un’inflazione media del 2% il rendimento annuale ottenuto sarebbe del 1,65% a fronte del 2,25% offerto dal BTp ordinario.

Diversamente, se l’inflazione si assesta al 3% annuo, la scommessa sarebbe vinta perchè il rendimento salirebbe al 2,65%.

 

Adriano

Lettore onnivoro e disordinato. Giornalista di cronaca locale e di tutto un po'. Scrivere è come una droga, ma almeno per quello non ti arrestano.

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