Economia

Investire: Asta BOT 12 mesi, ecco caratteristiche, durata e rendimento atteso

Investire: Asta BOT 12 mesi, ecco caratteristiche, durata e rendimento atteso

Asta BOT 12 mesi: ecco quali sono le caratteristiche del titolo obbligazionario a breve scadenza, la durata ed il rendimento atteso.

Salutato un 2022 negativo sul fronte del mercato obbligazionario, l’anno 2023 sarà un anno davvero promettente per i risparmiatori italiani. Il Tesoro ha annunciato la possibilità di poter investire i propri risparmi in BOT e BTP. In linea con il trend dei rendimenti attesi sul mercato obbligazionario statunitense, anche su quello tricolore si attende una remunerazione interessante.

Come comunicato dal MEF, in data 10 marzo 2023 è stata effettuata l’asta di un BOT con scadenza 12 mesi. L’emissione del titolo obbligazionario con scadenza pari a 12 mesi avverrà in data 14 marzo 2023. Quali sono le caratteristiche del BOT con scadenza 12 mesi? Qual ‘è il rendimento atteso? Scopriamolo.

Investire: Asta BOT 12 mesi, ecco caratteristiche, durata e rendimento atteso

I BOT sono titoli statali a breve scadenza, che puntano a soddisfare le esigenze di spesa dell’Italia e a ridurre il deficit tricolore. Le scadenze dei BOT sono pari a 3, sei e 12 mesi: si tratta di titolo obbligazionari poco rischiosi, il cui rendimento è limitato rispetto ai titoli obbligazionari con scadenze di medio-lungo termine. I BOT sono acquistati a sconto e vengono rimborsati al valore nominale alla scadenza, in un’unica soluzione. La differenza rappresenta il rendimento dell’investimento in BOT.

Asta competitiva BOT con scadenza pari a 12 mesi

Banca d’Italia ha comunicato che nell’asta dei BOT con scadenza pari a 12 mesi sono stati collocati tutti i titoli offerti dal Ministero del Tesoro. L’ammontare complessivo collocato è pari a 6,5 miliardi di euro. Il rendimento lordo è incrementato al 3,6%, che equivale al prezzo di aggiudicazione pari a 96,46 euro.

Meglio i BOT o i conti deposito?

Un prodotto di gestione del risparmio alternativo ai BOT è il conto deposito offerto dalle banche e dagli intermediari creditizi. È possibile scegliere tra conto deposito vincolato e non vincolato. Nel primo caso le somme depositate sono vincolate e tenute in giacenza fino alla scadenza contrattuale. In questo caso il rendimento riconosciuto è di importo maggiore rispetto al tasso di interesse applicato al conto deposito non vincolato. Il tasso di interesse riconosciuto può raggiungere il 4%, se si opta per l’apertura di un conto deposito vincolato.

 

 

Jacqueline

Redattrice, sezione Finanza, Tasse, Economia Laureata in Economia Aziendale e Strategia, Management e Controllo con 110 e Lode presso l'Università di Pisa. Perfezionamento in Management.

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