Inflazione, BCE prevede ulteriori rialzi degli interessi: cosa accadrà per i mutui?

Inflazione, BCE prevede ulteriori rialzi degli interessi: cosa accadrà per i mutui?

La BCE ha peggiorato le previsioni sul tasso di inflazione al 6,3%: i tassi di interesse saliranno ancora nel corso dell’anno 2023 e, di conseguenza, anche i tassi delle rate del mutuo cresceranno. In un contesto generalizzato di continui rincari, anche le rate dei mutui saranno più onerose. L’obiettivo dell’aumento dei prezzi a due punti percentuali è ancora un obiettivo molto remoto, che potrebbe essere raggiunto (forse) nel 2025. Per il momento non ci sarà alcuna riduzione del tasso di inflazione, che continuerà a correre facendo schizzare i prezzi dei beni di prima necessità, della materia energetica e dei costi di finanziamento di medio-lungo termine.

Inflazione, BCE prevede ulteriori rialzi degli interessi: cosa accadrà per i mutui?

Anno 2023: BCE conferma un anno di rialzi dei tassi e salassi

Per l’anno 2023 è bene non abbassare la guardia: la Banca Centrale Europea è molto chiara e prevede nel suo bollettino che ci si registrerà un ulteriore aumento dei tassi di interesse. Non ci sarà alcuna fine del trend inflazionistico esploso nel 2022 e, di conseguenza, i consumatori dovranno prepararsi ad ulteriori salassi e rincari dei beni alimentari, dei beni di prima necessità, delle bollette, della benzina e delle rate dei finanziamenti, tra cui mutui e prestiti.

L’anno 2022 è stato caratterizzato da ripetuti rialzi dei tassi di interesse messi in campo da Christine Lagarde per poter frenare la corsa dei prezzi dei beni. Il tasso inflazionistico è stato determinato dall’incremento dei costi della materia energetica, anche a seguito del perdurare dell’evento bellico in Ucraina. Niente da fare anche per il corrente anno 2023: i tassi di interesse aumenteranno anche in modo significativo per rallentare il trend inflazionistico. Questo scenario previsionale quali conseguenze avrà sulle tasche dei consumatori? In particolare, quali saranno le conseguenze sulle rate dei mutui e dei prestiti?

Aumento tassi di interesse: quali sono le conseguenze sulle rate dei mutui?

L’incremento del costo del denaro avrà conseguenze anche sulle rate di finanziamenti più importanti di una famiglia, dal mutuo ai prestiti al consumo. Ad essere più onerosi sono i mutui a tasso variabile, che secondo le stime, comporteranno un esborso maggiore (pari a 100 euro) per ogni rata. Si pensi solo al fatto che da inizio anno 2022 alla fine dell’anno i tassi di interesse dei mutui variabili sono triplicati, raggiungendo la soglia dei tre punti percentuali. Adesso le previsioni per il primo semestre dell’anno 2023 annunciano che la rata del mutuo a tasso variabile dovrebbe riaumentare di circa 100 euro. Insomma, un vero salasso per chi sottoscritto o per chi sottoscriverà un mutuo a tasso variabile.

Per chi ha attivo un contratto di mutuo a tasso fisso non ci sarà alcun rialzo dato che le rate rimangono di importo uguale per tutta la durata del finanziamento. Le cose sono diverse per chi sottoscrive un contratto di mutuo a tasso fisso adesso. I tassi di interesse sono più onerosi rispetto a qualche mese fa e partono da 3,26%.