Il paese più felice del mondo? Rimarrai sorpreso! L’Italia non è neanche nella top 20

Il paese più felice del mondo? Rimarrai sorpreso! L’Italia non è neanche nella top 20

Ti sei mai chiesto quale sia il paese più felice al mondo? Quello in cui si vive meglio e le persone sono sempre più solari, felici e stanno bene? Ogni anno esiste una particolare classifica, il Word Happines Report, che stila la lista dei paesi dove il benessere è maggiore e, purtroppo, l’Italia non se la passa molto bene. Vediamo insieme perchè.

Il paese più felice del mondo? Rimarrai sorpreso! L’Italia non è neanche nella top 20

Che cos’è il Word Happiness Report

Quest’anno ricorre il decimo anniversario del World Happiness Report. Questo è un report he misura il benessere soggettivo in base a tre principali indicatori di benessere: valutazioni della vita, emozioni positive ed emozioni negative (descritte nel rapporto come affetto positivo e negativo). Le classifiche della felicità si basano su valutazioni della vita come misura più stabile della qualità della vita delle persone.

Ecco la top ten della classifica

Per il quinto anno consecutivo la Finlandia risulta essere il paese più felice del mondo secondo quanto racconto da sondaggi fatti in 150 paesi del mondo.

Dopo la Finlandia, la Danimarca ha conquistato il secondo posto, mentre l’Islanda e la Svizzera si sono piazzate al terzo e quarto posto. I Paesi Bassi si sono classificati al quinto posto nella classifica. Negli altri posti troviamo Lussemburgo, Norvegia, Israele e Nuova Zelanda che sono stati gli altri paesi presenti nella top 10.

Nessuna traccia quindi dell’Italia nei primi 10 paesi dove si è più felici.

Dobbiamo scorrere molto in basso per trovare l’Italia che si piazza ben oltre il 20esimo posto. A chiudere la classifica l’Afghanistan.

Cos’è importante

Come sottolinea il coautore del rapporto Jeffrey Sachs, “i leader mondiali dovrebbero prestare attenzione al rapporto. La lezione del World Happiness Report nel corso degli anni è che il sostegno sociale, la generosità reciproca e l’onestà del governo sono cruciali per il benessere”