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I dipendenti felici sono più produttivi. Lo conferma questa ricerca

I dipendenti felici sono più produttivi. Lo conferma questa ricerca

L’obiettivo che si stanno ponendo i grandi colossi, è quello di rendere la vita dei loro dipendenti migliore, scoprendo che non è il duro lavoro che fa la differenza in termini di produttività, ma l’ottimizzazione del lavoro che il dipendente deve svolgere è il punto cruciale. Da una recente inchiesta della testata Millionaire, si evince come la qualità – e non la quantità – del lavoro affidato al dipendente possa fare la differenza, andando a generare benefici anche nella vita privata di quest’ultimo.

I dipendenti felici sono più produttivi. Lo conferma questa ricerca

Silicon Valley si conferma essere la vera “El Dorado” del welfare aziendale, la località californiana ha storicamente ospitato le aziende che sotto questo aspetto hanno fatto storia (vedi Adobe, Cadence o Cisco), dettando le linee guida in merito a come si possano affidare piani di lavoro che siano in grado di coinvolgere il dipendente, mettendolo sempre in uno stato mentale positivo. Di fatti, delle prime 20 aziende che hanno primeggiato nella prestigiosa World’s Best Workplaces 2020, ben 5 si trovano tutte nella Silicon Valley.

Netflix, un riferimento

La nota azienda, sempre Made in California, che ha innovato il settore dei contenuti in streaming, ed è tuttora di riferimento nel suo settore, è anche un riferimento del welfare aziendale in quanto i suoi dipendenti sembrano essere tra i più felici. Non sono presenti in azienda orari obbligati di lavoro, non c’è un numero di ferie prestabilito e le condizioni di paternità o di maternità sono coadiuvati – insieme ai benefici previsti dalla legge – da ulteriori agevolazioni aziendali, poi, il motto aziendale dice tutto: “Lavora intelligente, non duro”!

Giganti aziendali riferimento del welfare, fanno da apripista per le realtà più piccole

Se è vero che la via del “dipendente felice” è segnata dai grandi colossi aziendali, che, man mano studiano soluzioni sempre nuove per mettere i propri dipendenti in condizioni di produrre senza “pressioni”, altre realtà più piccole – magari emergenti, stanno seguendo il solco tracciato, intuendo i vantaggi di queste scelte. Kong ad esempio, l’ambiziosa Startup fondata a San Francisco dai connazionali Marietti e Palladino che tanto ha fatto parlare di sé ultimamente, è stata scelta per la certificazione “Great place to work”, offrendo la possibilità di prendere ferie senza limiti, pause dal lavoro all’occorrenza ed addirittura uno spazio per portarsi i propri amici a quattro zampe!

Queste aziende sembrano essere, tra l’altro, quelle nelle quali le menti più brillanti ambiscono ad andare a lavorare; si spera quindi che questo trend presto possa interessare anche il nostro territorio nazionale dove al momento non brilliamo sotto questo aspetto.

 

Pietro Giordano

Appassionato di tutto ciò che è tech. Scienza e curiosità sono il mio pane quotidiano. Divoro libri a colazione e non disdegno di seguire le belle arti.

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