Hai una 1000 lire “Verdi”? Controlla, vale migliaia di euro se è così
Se siete appassionati di numismatica, questo articolo forse può interessarvi. Soprattutto se siete di quelli che ancora subiscono il fascino della vecchia liretta, vi piacerà leggere qualche storia interessante sulla mille lire con sopra Giuseppe Verdi, anche perché, se magari vi ritrovate un esemplare tra questi a seguire, potrete realizzarci un gruzzoletto niente male!
La lira nei nostri portafogli non c’è più ormai da più di vent’anni, ma appunto per questo la nostalgia si fa sentire, soprattutto in quelli tra noi che hanno i capelli bianchi.
Oggi vi parliamo in particolare della banconota da mille lire raffigurante Giuseppe Verdi, che fu messa in circolazione in due diverse versioni: la prima presentava un ritratto un pochino sommario dell’autore della Traviata, su sfondo bianco; la seconda, invece, era più fine nei dettagli e recava uno sfondo più scuro, di un lieve ocra.
Come forse avrete immaginato, la versione che vale di più, tra le due, è la prima. Va detto che la mille lire ultima non può valere grossissime cifre per una ragione piuttosto ovvia, e cioè perché ne sono stati stampati 299 milioni di esemplari, ma la prima fu stampata “solo” in un milione di pezzi, il che ne fa salire giocoforza le quotazioni.
Questo milione di pezzi venne stampato nel 1962: è dunque questo, l’anno di stampa, il primo elemento da considerare se per caso ne abbiamo qualche pezzo in casa.
Chi se ne intende, sa già che il valore di una banconota si stima non solo guardando allo stato di conservazione; che dev’essere perfetto, ma anche grazie alla serie. Più in concreto: le mille lire con serie che inizia per X possono oscillare tra i venti e i 350 euro.
La serie X14, invece, può decisamente attrarre un maggiore interesse, perché se è in buono stato può valere tra i 300 3 i 500 euro.
La Z, infine, può anche passare di mano per 700 euro, che con questi chiari di luna non sono per niente da buttar via.
I pezzi di maggior valore di questa banconota sono legati a 2 fattori: il primo è un eventuale errore di stampa presente sulla banconota, uno dei più di ffusi è soprannominato “a farfalla” a causa di un’appendice presente su di un bordo della banconota. Una banconota simile può superare i 2.000 euro di valore. La seconda caratteristica che consente un’impennata di valore per un pezzo da 1000 lire “Giuseppe Verdi” è legato al seriale: ve ne sono alcuni esemplari che riportano seriali tutti uguali, o per lo meno quasi tutti. Una banconote del genere è venduta sul mercato numismatico e sui siti specializzati a più di 1.000 euro.
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