Mille lire: se hai questa di Giuseppe Verdi controllala, può valere migliaia di euro

Mille lire: se hai questa di Giuseppe Verdi controllala, può valere migliaia di euro

Mille lire: se hai questa di Giuseppe Verdi controllala, può valere migliaia di euro

Ricordate di quanto era bello quando c’erano le vecchie lire? Ci si poteva comprare di tutto e con poco, invece da quando è entrato in vigore l’euro, purtroppo molto è cambiato. 

Molti di noi sicuramente hanno conservato alcune di queste vecchie lire – che siano monete o in banconote – chi per collezione, chi perché ci è molto affezionato e chi perché ne vuole ricavare qualcosa vendendole in futuro agli appassionati. Oggi scopriremo quanto valgono gli esemplari di 1000 lire “Giuseppe Verdi” rari; in alcuni casi può valere davvero molto.

Mille lire: se hai questa di Giuseppe Verdi controllala, può valere migliaia di euro
Banconota da 1000 lire “G. Verdi”. Adobe

Mille lire: se hai questa di Giuseppe Verdi controllala, può valere migliaia di euro

Tra le più conosciute e le più valutate troviamo le 1000 lire, e la più famosa è quella che raffigura Maria Montessori, di cui ne sono stati stampati circa 2 miliardi di esemplari negli anni 90, ed è stata utilizzata fino al 2002.

In quest’ultimo periodo abbiamo già parlato di questa banconota, invece oggi andremo ad analizzare la 1000 lire che raffigura Giuseppe Verdi anch’essa molto famosa, e che troviamo su due modelli differenti di questo taglio cartaceo.

Giuseppe Verdi è stato un importante compositore e senatore italiano, che nel corso della sua lunga vita ha creato delle opere musicali che ancora oggi sono considerate uniche, una delle sue opere più importanti è stata ‘Va Pensiero e anche il Nabucco.

Un po’ di storia

La prima serie di 1000 lire su cui è raffigurato Giuseppe Verdi è stata stampata dal 1962 al 1969, invece la seconda serie fu stampata dal 1969 al 1981, dopo la fine di questo anno venne sostituita con quella che raffigurava Marco Polo, esploratore ed avventuriero molto famoso del nostro Bel Paese.

La prima serie è stata creata sulla carta filigrana di colore bianco, che è molto più rara e desta sicuramente molto più interesse della seconda serie, il valore delle banconote non dipende solo dalla loro rarità, ma anche del loro stato in cui sono state conservate, e cioè se sono in Fior di Stampa oppure se sono rovinate, sgualcite o strappate.

La prima serie è composta da un numero di serie che è diviso in due, che si trova sulla parte superiore della banconota che va ad indicare la rarità, le banconote che hanno il numero seriale che è  tra A42 ed L43 hanno un valore che parte dai 20€ fino a ai 350€, poi ci sono le banconote sostitutive che sono facilmente riconoscibili perché hanno la lettera X o la lettera Z all’inizio del seriale, e il loro valore va dai 30€ ai 350€, invece quelle che iniziano per Z08, Z09, Z10, X14 hanno un valore che va dai 450€ ai 750€ tenendo sempre in considerazione lo stato in cui si trovano.

Invece la seconda serie non è molto rara come la prima, quindi conviene fare affidamento alle serie sostitutive che iniziano con le seguenti lettere XA E, XA F ed XA C e possono valere dai 50 ai 600€, poi ce ne è una XA che finisce con M che può valere dai 50 ai 200€, invece se terminano con H o con G possono valere oltre i 200€.

Gli esemplari dal valore più elevato

credit foto: Ebay

Ciò che fa la differenza in una banconota, rendendola rara e preziosa è sicuramente la presenza di un difetto di stampa, episodio estremamente raro della filiera produttiva della zecca. Un esemplare del genere, a seguito della perizia di un esperto numismatico, può acquisire un valore decisamente alto. Ne abbiamo trovate alcune ad esempio, all’asta su Ebay o su Etsy, che sfiorano prezzi orbitanti intorno alle 2000 euro.