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Hai ancora monete da 20 lire? Controlla, se è così hai un tesoretto

Hai ancora monete da 20 lire? Controlla, se è così hai un tesoretto

Il taglio di monete da venti lire è il più longevo della storia della Lira italiana, anche se ha mutato più volte forma e materiale. Le prime emissioni risalgono addirittura alle ultime decadi del XIX secolo. Era una moneta che aveva un grande potere d’acquisto, che è stato mantenuto fino alla versione in circolo durante il secondo conflitto mondiale. Andiamo a scoprire cosa rende così speciale la versione di cui stiamo parlando, e se, per colpo di fortuna, ve ne ritrovate qualcuna in casa

Immagine di una 20 lire: Adobe

Hai ancora monete da 20 lire? Controlla, se è così hai un tesoretto

Con l’arrivo della Repubblica, la venti lire ha cambiato forma e materiale, infatti fu prodotta in una lega di alluminio e rame, coniata tra il 1959 e il 1999 continuativamente fino alla arrivo dell’euro.

La moneta da venti lire in questione, precisamente è detta la quercia, infatti la sua particolarità è che da un lato è presente un ramo, e dall’altro lato si nota invece un profilo di donna con in alto la scritta Repvbblica Italiana.

La moneta da venti lire dunque è stata riprodotta diversamente in due periodi dal 1956 al 1959 con il contorno rigato e dal 1967 al 1999 si distinguono per il loro contorno liscio.

Per motivi mai specificati, le prime monete prodotte durante il 1956 riconoscibili per la “P” posta sotto l’anno di coniatura furono ritirate dopo poco, e fuse per dare vita ad una nuova versione della stessa moneta di venti lire. Se siete in possesso di una moneta simile in fior di conio, quest’ultima può valere fino a 1.200 euro stando alle stime dei siti numismatici più accreditati.

Altre monete da venti lire interessanti sono quelle di prova della seconda serie prodotte nel 1968, distinguibili dalla scritta per esteso “PROVA” sotto il valore della moneta (Praticamente, se prendete come esempio quella dell’immagine in articolo, proprio al di sotto della scritta “L 20” c’è scritto anche “PROVA”). Se hai in casa una di queste monete, può valere fino a €1.000 a patto che sia in condizioni perfette.

Per quel che riguarda la vendita di una moneta simile, è possibile rivolgersi ad uno dei molti professionisti reperibili online con una veloce ricerca su Google, oppure provare a vendere in autonomia su siti di e-commerce come Etsy o Ebay.

Pietro Giordano

Appassionato di tutto ciò che è tech. Scienza e curiosità sono il mio pane quotidiano. Divoro libri a colazione e non disdegno di seguire le belle arti.

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