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Fuochi fatui: realtà o fantasia? Scopriamo cosa c’è di vero

Fuochi fatui: realtà o fantasia? Scopriamo cosa c’è di vero

I fuochi fatui, probabilmente da tempi immemori alimentano le più disparate leggende popolari, una su tutte, una storiella attribuibile all’800 molto famosa nell’Europa del nord, dove si narra di questo fabbro che è stato una bruttissima persona in vita, ed al momento della sua dipartita, San Pietro – garante dell’accesso in paradiso – lo respinse.

Fuochi fatui: realtà o fantasia? Scopriamo cosa c’è di vero

La storia continua, ed il santo, nella sua infinita bontà decise comunque di dare una nuova chance al malvagio artigiano, chance che però il fabbro non sfruttò, continuando ad essere malvagio. Da allora rimase a vagare sulla terra costretto ad avere tra le mani un carbone ardente, che userà per trarre in inganno ignari viandanti, portandoli a disperdersi fra i boschi senza poterne più uscire. Al di là delle leggende, cosa c’è di vero? Esistono i fuochi fatui? Ebbene si, ed è un fenomeno naturale. Ma andiamo a capirne di più su come si generano queste misteriose fiammelle improvvise. 

I fuochi fatui ai giorni nostri

Anche se adesso questo curioso fenomeno non è molto comune, non è escluso che possa ancora capitare. Nel passato, prima dell’avvento delle bare di zinco, all’interno di cimiteri non era difficile imbattersi in questi fenomeni all’apparenza paurosi e paranormali, ma nessuna paura: è una reazione prodotta dal formarsi di gas creati dalla decomposizione dei corpi dei defunti, che come dicevamo, erano seppelliti senza una corretta ermetizzazione delle bare così come invece avviene oggi. Quindi, questi gas formati principalmente da fosforo ed idrogeno avevano modo di fuoriuscire dalle vecchie bare in legno, salire dal terreno, ed una volta entrati in contatto con l’ossigeno dell’aria, questi gas si incendiano generando delle piccole fiammelle di luce bianca dai bordi azzurri. Eventi di fuochi fatui possono manifestarsi anche nei pressi di luoghi paludosi come acquitrini, fiumi in secca o stagni. Se qualche animale morto è stato successivamente ricoperto da terra o fango, non è escluso che il fenomeno possa manifestarsi.

Pietro Giordano

Appassionato di tutto ciò che è tech. Scienza e curiosità sono il mio pane quotidiano. Divoro libri a colazione e non disdegno di seguire le belle arti.

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