Fare il solletico ai bambini può far male? Perché secondo studi medici non andrebbe fatto
Personalmente chi scrive lo sapeva già da quel dì che quando ti fanno il solletico non c’è niente, ma proprio niente da ridere. Si tratta il più delle volte di una intrusione non gradita e per niente piacevole nel proprio spazio personale, che dovrebbe essere off limits per chiunque.
Ma certe persone non sembrano rendersene conto: quanto è divertente fare il solletico agli altri! Divertente un corno, lasciatevelo dire.
Lo sappiamo, il solletico è quella temutissima pratica che provoca reazioni involontarie e improvvise. Il più delle volte si tratta di risate, ma non di rado anche di un intenso fastidio, soprattutto nei casi in cui si provoca a tradimento.
Dal punto di vista fisiologico, il solletico è una reazione del tutto normale. Non c’è (quasi) persona che da piccola non si sia divertita a provocarlo negli altri e rassegnata a subirlo in contraccambio.
Che sia capitato a tutti, però, non vuol dire che si tratti di una pratica del tutto innocua, anzi.
Questo studio escogitato dall’Università della California si è concentrato, in particolare, sulla relazione tra solletico e risate, nonché sugli effetti che questa pratica apparentemente innocua può avere sui bambini.
Si dirà: ma fare il solletico fa ridere, che c’è di male? C’è di male, hanno trovato gli scienziati, che dal solletico non si ottiene una vera e propria felicità, ma soltanto la sua apparenza esteriore.
Quando un bambino viene solleticato, perde il controllo e lotta per riconquistarlo. È una situazione di frustrazione e disagio che può creare una situazione psicologica tutt’altro che piacevole, portando alla mente ricordi tristi e rabbiosi.
Non solo: fare solletico a qualcuno significa renderlo vulnerabile e vulnerabile vuol dire dipendente: il solletico, dietro alla sua facciata allegra, può essere la manifestazione di sottili forme di dominio, già a livello dell’asilo.
Credete che stiamo esagerando? Ma manco per niente, date retta a chi scrive: è esperienza vissuta.
C’è anche da considerare che nei casi più gravi si può anche arrivare a perdita di conoscenza, nausea e insufficienza respiratoria, quest’ultima causata dalla difficoltà a riprendere fiato.
Una preghiera: la prossima volta che vi viene in mente di fare il solletico a qualcuno, pensateci due volte, anche tre.
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