Economia

Estensione bonus 200 euro per ulteriori 5 mesi ed altri interventi. Tutte le novità

Estensione bonus 200 euro per ulteriori 5 mesi ed altri interventi. Tutte le novità

Con l’inflazione che rialza la testa per via del conflitto ucraino, del gas che vola, della speculazione e di quant’altro, quando si va a fare la spesa è tutto un rincaro. Dalla benzina fino ai beni di prima necessità (supponendo che la benzina non lo sia), tutto sta aumentando al ritmo medio di quasi il 10 per cento annuo (8,6 a giugno 2022, contro l’1,9 dell’anno prima), una roba che non si vedeva da decenni.

Estensione bonus 200 euro per ulteriori 5 mesi ed altri interventi. Tutte le novità

È  una situazione che sta ponendo il governo di fronte alla necessità di difendere in qualche modo il potere di acquisto delle fasce più deboli, magari ritoccando all’insù stipendi e pensioni.

Su questa necessità sembra esserci un accordo quasi unanime, ma la crisi di governo innescata dalle paturnie grilline potrebbe far saltare tutto quanto (quando si dice buttare il bambino con l’acqua sporca…).

Al momento sono diverse le soluzioni su cui si riflette per poter aumentare gli stipendi, alcune meno improbabili di altre.

Una prima possibilità è un “aumento degli stipendi” dei lavoratori, sia pubblici che privati, che abbiano un reddito annuo entro i 35 mila euro: si tratterebbe di estendere il bonus di 200 euro anche ai prossimi mesi.

In pratica si starebbe pensando a rendere strutturale il bonus di 200 euro una tantum: per lo meno fino alla fine dell’anno (con buona pace del nostro debito pubblico, ma vabbè, ci penseranno nipoti e pronipoti: del resto che cosa hanno fatto per noi i posteri per meritare che si pensi a loro?).

Un vantaggio non secondario del bonus 200 euro è che è esentasse, sicché l’aumento in busta è netto.

Nuova possibile detassazione

Stando a quanto riportano le gazzette, una ulteriore possibile soluzione – alternativa però al rendere strutturale il bonus da 200 euro – sarebbe la detassazione di tutte le indennità da lavoro. L’ipotesi sarebbe eliminare la tassazione di qualunque forma di aumento dello stipendio, aumenti su cui oggi si applicano tasse. Si può pensare alle indennità per gli straordinari, per la reperibilità, per il lavoro notturno.

Tra l’altro la misura potrebbe rivelarsi un incentivo alla produttività, dato che adesso più lavori e più di tassano e dunque chi te lo fa fare…

Vedremo. Anche perché di qui a dicembre bisogna vedere se e quale governo ci sarà a implementare quesi provvedimenti.

 

 

 

Adriano

Lettore onnivoro e disordinato. Giornalista di cronaca locale e di tutto un po'. Scrivere è come una droga, ma almeno per quello non ti arrestano.

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