Caos scuola: carenza di insegnanti in Italia. Imbarazzo a pochi giorni dalla Campanella

Caos scuola: carenza di insegnanti in Italia. Imbarazzo a pochi giorni dalla Campanella

A pochi giorni dall’inizio della scuola, nonostante le rassicurazioni del Miur, si sta accentuando un fenomeno già conosciuto, ma che da quest’anno creerà non poche problematiche. Stiamo parlando della mancanza generalizzata di personale nelle scuole italiane, sia per quanto riguarda gli ATA, ma soprattutto gli insegnanti. Il fenomeno quest’anno sembra investire l’intero stivale.

Caos scuola: carenza di insegnanti in Italia. Imbarazzo a pochi giorni dalla Campanella

Da nord a sud di fatto si contano tante cattedre vuote. In Lombardia – precisamente a Milano – c’è mancanza di professori di materie scientifiche. Il problema però riguarda anche il Lazio e la Campania; stessa situazione in Molise con graduatorie pubblicate alle 14:00 sospese alle 17:00. Stessa situazione critica a Bolzano, dove l’anno scolastico è tra i primi a partire, è stato stimato che la mancanza totale di insegnanti arriva a quota 200.000 cattedre. 

A scarseggiare sono gli insegnanti di sostegno alla primaria, lettere e matematica alle medie, e fisica alle scuole superiori. La situazione però sembra non preoccupare Il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi, che a Radio Anch’Io si è espresso così: «I ragazzi troveranno i docenti che sono già in cattedra da moltissimo tempo — abbiamo 800 mila insegnanti in Italia per quasi 7 milioni di bambini — ma quest’anno abbiamo fatto tanti concorsi, oltre 50 mila li abbiamo assunti o li stiamo assumendo».

A smentire Bianchi c’è un’indagine di “tutto concorsi” dove si afferma che il 56% delle cattedre che dovevano essere ripartite proprio tramite procedura concorsuale sono rimaste vacanti; e ci sono in più ulteriori ritardi nella convocazione dei supplenti. Infatti la procedura relativa alle assunzioni a tempo determinato non può ancora partire fino a quando non ci saranno le nomine dei docenti di ruolo per quanto riguarda il sostegno.

I sindacati Infatti sono sul piede di guerra, ed ecco come si sono espressi sulla situazione generale di precarietà che colpisce tutti i settori della scuola: “Iniziamo l’anno scolastico con migliaia di precari, tante cattedre vuote e tanti posti scoperti tra collaboratori scolastici e personale di segreteria — conclude Francesco Sinopoli, Cgil —. Bisognava confermare l’organico Covid”.