Buoni Fruttiferi Serie Q/P: ecco a quanto ammonta il potenziale rendimento

Buoni Fruttiferi Serie Q/P: ecco a quanto ammonta il potenziale rendimento

Buoni Fruttiferi Postali Serie Q/P: l’ABF ha confermato che Poste Italiane SPA sono tenute al pagamento degli importi calcolati. Facciamo chiarezza.

Buoni Fruttiferi Serie Q/P: ecco a quanto ammonta il potenziale rendimento

Buoni Fruttiferi Postali Serie Q/P: l’ABF ha confermato che Poste Italiane SPA sono tenute al pagamento degli importi calcolati. Facciamo chiarezza.

Buoni Fruttiferi Serie Q/P: ecco a quanto ammonta il potenziale rendimento

Buoni Fruttiferi Serie Q/P: ecco a quanto ammonta il potenziale rendimento

L’Arbitro Bancario Finanziario, con riferimento ai buoni fruttiferi postali Serie Q/P, conferma che le Poste sono tenute al pagamento degli importi calcolati sulla base delle condizioni presenti sui titoli fruttiferi. Un’importante svolta è stata presa dall’ABF – collegio di Bologna che, con la decisione n. 244 del 12 gennaio scorso, ha accolto il ricorso del possessore di alcuni buoni fruttiferi postali della serie Q/P sottoscritti nel 1988. Scopriamo la vicenda relativa ai buoni fruttiferi postali Serie Q/P: ecco a quanto ammonta il rendimento.

Buoni Fruttiferi Postali Serie Q/P: la vicenda

Sul retro dei buoni fruttiferi postali (titolo cartaceo risalente all’anno 1988) è riportata una tabella con i rendimenti bimestrali crescenti attesi fino al ventesimo anno e una indicazione di sintesi sui 10 anni successivi. Il possessore del titolo fruttifero postale cartaceo ha chiesto ed ottenuto che gli venissero riconosciuti i rendimenti bimestrali crescenti previsti dalla tabella posta sul retro dei buoni, anche per il periodo dal ventunesimo al 30° anno.

Tassi rendimento Buoni Fruttiferi Postali: la disciplina

La modifica dei tassi di rendimento dei buoni fruttiferi postali ha effetto per i buoni di nuova serie e può essere estesa ad una o più delle precedenti serie. La quota degli interessi viene corrisposta sulla base della tabella riportata sui titoli. Tale tabella è integrata con quella a disposizione dei titolari dei buoni stessi presso gli uffici di Poste Italiane SPA. Per l’emissione della nuova serie, il provvedimento ha ammesso la possibilità di utilizzare i moduli cartacei della serie P.

Buoni fruttiferi postali serie Q/P: la decisione dell’ABF

L’ABF di Bologna sottolinea che il vincolo contrattuale tra emittente e sottoscrittore dei buoni fruttiferi postali sia destinato a formarsi sulla base dei dati risultanti dal contenuto riportato sui titoli fruttiferi, fatta salva la possibilità di una successiva integrazione. Il Collegio ha accolto l’istanza del ricorrente obbligando Poste Italiane SPA a pagare gli importi calcolati sulla base delle condizioni riportate sui titoli.

Dall’esame dei buoni fruttiferi postali Q/P emerge che il timbro relativo ai tassi sia incompleto. I possessori dei buoni fruttiferi postali hanno fatto affidamento sulle indicazioni del timbro presente sui buoni fruttiferi postali, rivendicando i rendimenti bimestrali crescenti, previsti per i primi venti anni dell’investimento.

 

 

  1. Non ritengo che debba discutersi più dell’argomento essendo intervenute quattro ordinanze della Cassazione che danno ragione a Poste Italiane per cui il discorso è sostanzialmente chiuso. Mi dite come l’ABF possa ancora esprimersi in merito se non aumentando vieppiù la confusione? La 1a. sezione della Corte di Cassazione ha rovesciato le sorti assestando una sonora legnata ai risparmiatori con BPF serie Q/P. Lo ha fatto con quattro espresse ordinanze fotocopie, esattamente la numero 4384, la 4748, la 4751 e la 4763 che danno ragione a Poste Italiane. La Cassazione ha infatti ribaltato il principio del “legittimo affidamento”. La motivazione è che “i risparmiatori non si dovevano fidare di quanto scritto sopra il titolo perché dovevano sapere che nel frattempo la legge era cambiata”. La tabella allegata al Decreto stabiliva infatti quali erano i nuovi rendimenti e lo diceva in modo chiaro. Distinti saluti.

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