Buoni fruttiferi: questi utenti non saranno contenti

Buoni fruttiferi: questi utenti non saranno contenti

Hai investito i tuoi risparmi in Buoni Fruttiferi postali? Leggi con attenzione questo articolo perchè c’è qualche problema e qualcuno ha iniziato già a lamentarsi.

Buoni fruttiferi: questi utenti non saranno contenti

Che cosa sono i Buoni Fruttiferi Postali

I Buoni Fruttiferi Postali sono uno degli strumenti d’investimento preferiti dagli italiani soprattutto in momenti di incertezza economia ove vi è paura per il futuro. Molto spesso, specie in passato, nonni e genitori avevano l’usanza di acquistare questi titoli per donarli poi a figli e nipoti con l’intento di assicurare loro un buon gruzzoletto quando sarebbero diventati adulti.

Negli ultimi tempi Poste Italiane ha messo a disposizione un nuovo strumento che sembra non piacere molto ai risparmiatori italiani. 

Il problema della serie

Quando si acquistano dei Buoni Fruttiferi Postali si sceglie la durata dell’investimento e, a seconda del periodo in cui vengono acquistati, si ricevono cedole che hanno una diversa durata e quotazione. É bene fare attenzione a questo particolare perchè è proprio da li che possono insorgere malcontenti e problemi.

É il caso di alcuni risparmiatori delle Province di Venezia, Verona, Treviso e Vicenza che, al momento di riscuotere le somme hanno ricevuto un’amara sorpresa. A suo tempo avevano sottoscritto  buoni fruttiferi postali certi che avessero davanti dei titoli con termine di 20 anni. Trascorso il tempo si sono presentati all’ufficio postale di competenza per procedere all’incasso ricevendo però l’amara notizia che le loro cedole erano della serie AA1 e AA2 cioè avevano una scadenza di 7 anni (anziché 20 come gli era stato all’origine riferito). Oltre a questo erano passati 10 anni dal tempo possibile di riscossione ed erano andati in prescrizione.

Poste Italiane dal canto suo ha risposto che gli importi non sono più dovuti perchè andati in prescrizione.

Vedremo come si evolverà la faccenda perchè sono molti i consumatori che stanno presentando ricorso.