Economia

BTP short term 2025, via alla settima tranche: rendimento netto da record

BTP short term 2025, via alla settima tranche: rendimento netto da record

BTP short term 2025: via alla settima tranche con rendimenti netti da record. Vediamo nelle prossime righe cosa devono attendersi i risparmiatori.

BTP short term 2025, via alla settima tranche: rendimento netto da record

Il mercato obbligazionario dell’anno 2023 è davvero promettente sul fronte dei rendimenti netti e delle aste programmate dal Tesoro. La finalità del Governo Meloni è quella di contrastare il declino economico e ridurre il deficit del bilancio pubblico italiano. Oltre ai BTP long term, i risparmiatori italiani possono investire e detenere BTP short term nel proprio portafoglio per diversificare l’investimento e per ottenere un rendimento netto da record. Il Ministero del Tesoro ha emesso la settima tranche del BTP short Term con scadenza 28 marzo 2025 (ISIN: IT0005534281): scopriamo a quanto ammonta il rendimento netto. Facciamo un confronto con i tassi di rendimento offerti dalle banche per i conti deposito.

BTP Short Term: via all’emissione della settima tranche da parte del Tesoro

Il Tesoro ha emesso la settima tranche del BTP short term con scadenza 28 marzo 2025: l’importo offerto è stato pari a 2,75 miliardi di euro e la domanda è stata per 4,26 miliardi. Il prezzo di aggiudicazione è risultato di 99,68 centesimi, corrispondente a un rendimento del 3,61%. Il titolo obbligazionario con ISIN: IT0005534281 presenta una durata residua di 22 mesi e stacca una cedola annua del 3,40% (al lordo) corrisposta semestralmente per l’1,70% del capitale nominale.

BTP Short Term: quanto rende?

Il BTP Short Term in questione ha un rendimento netto pari al 3,61%: si tratta di un rendimento che supera di ben 7 volte il rendimento offerto dalle banche ai sottoscrittori e detentori dei conti deposito. Secondo i dati dell’ABI il tasso d’interesse medio corrisposto ai risparmiatori sui conti deposito è stato dello 0,64% lordo (mese di aprile). Nonostante le banche abbiano innalzato il tasso d’interesse dei conti deposito, non remunerano perfettamente i risparmi dei clienti.

Per questo, i titoli statali a medio-breve scadenza sono maggiormente prediletti rispetto ai conti deposito. Il rendimento offerto dal BTP short term con scadenza 28 marzo 2025 rischia di risultare insufficiente a coprire la perdita del potere d’acquisto del capitale, a causa dell’elevato tasso di inflazione. È bene procedere con la diversificazione del portafoglio investimento ed investire la liquidità nel migliore dei modi, evitando di lasciarla “parcheggiata” su un conto bancario a tasso zero.

 

 

Jacqueline

Redattrice, sezione Finanza, Tasse, Economia Laureata in Economia Aziendale e Strategia, Management e Controllo con 110 e Lode presso l'Università di Pisa. Perfezionamento in Management.

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