Boom BTp a dicembre: non lasciarti sfuggire questi titoli obbligazionari. Ecco un confronto
Investire in BTp: ecco i migliori titoli emessi dal Tesoro su cui investire a dicembre. Quanto rendono? Facciamo un confronto.
Con l’inflazione galoppante molti investitori si stanno domandando quali siano i migliori investimenti da valutare. Molti risparmiatori apprezzano i buoni fruttiferi postali, i libretti postali e i conti deposito, ma ci sono altri strumenti di gestione del risparmio che consentono di investire il capitale in modo sicuro.
Tra le migliori strategie di gestione del risparmio meritano menzione i Buoni del Tesoro Poliennali. Si tratta di un investimento sicuro, ma bisogna tenere conto del fatto che non sono più tanto redditizi come una volta. Rimangono una soluzione a basso livello di rischiosità per il proprio risparmio, ma occorre confrontare quali siano le migliori proposte reperibili per il mese di dicembre.
Con la crisi economica innescata dall’emergenza sanitaria e poi dall’emergenza energetica il Ministero del Tesoro ha rilanciato questo interessante strumento obbligazionario: i Buoni del Tesoro Poliennali.
I Buoni del Tesoro Poliennali (BTp) sono titoli di debito a medio-lungo termine emessi dal Ministero del Tesoro, cioè delle obbligazioni con le quali lo Stato chiede denaro ai risparmiatori con la promessa di remunerare il capitale. Alla scadenza del BTp, il Tesoro restituirà il capitale iniziale e un rendimento fisso pagato ex post.
Le caratteristiche dei BTp sono ascrivibili ai seguenti:
Essendo titoli a capitale garantito, la restituzione dell’intero valore nominale avviene al raggiungimento della scadenza. Il debitore è lo Stato stesso. La remunerazione dei BTp si è assottigliata che investire in tali titoli obbligazionari è una scelta strategica che viene fatta per “proteggere” i propri risparmi.
Nel corso del primo semestre 2022 le obbligazioni hanno accumulato investimenti per 2.200 miliardi di euro, di cui 1.600 solo sui BTP. È questo il dato pubblicato dalla Banca d’Italia, che ha messo alla luce il crollo della fiducia degli investitori nei confronti dei mercati finanziari.
Facciamo una comparazione: è meglio investire sul BTP 2036 o il BTP 2029? Il Tesoro ha offerto sul mercato due titoli obbligazionari, che hanno un rendimento molto diverso. Si tratta del BTP 2036 con ISIN IT0005402117; il Titolo di Stato ha una quotazione pari a 76,52 euro e con scadenza tra 13 anni e due mesi e mezzo. La cedola netta è del 1,66%.
L’altro BTp emesso è il BTp 2029 con ISIN IT0001278511 ed ha una quotazione pari a 112,38 euro. La cedola netta è del 4,09%.
La convenienza tra i due titoli obbligazionari non è solo questione di cedola, il BTp più conveniente per gli investitori è quello emesso in data 18 febbraio 2020 con scadenza il primo marzo 2036 e con un rendimento totale di quasi il 49%.
I Buoni del Tesoro Poliennali possono essere sottoscritti per un valore nominale minimo di 1.000 euro o un multiplo di esso. Sono titoli obbligazionari adatti per quegli investitori che richiedono flussi di pagamenti costanti ogni 6 mesi.
Quota 41: una rivoluzione per le pensioni? Cosa c'è da sapere La riforma delle pensioni…
Nuova iniziativa Sconto Bambini al Ristorante: Tutto quello che devi sapere Nel seguente articolo andremo…
Permessi 104 e Congedi Straordinari: una guida completa Nel seguente articolo andremo a chiarire i…
100 lire Minerva: controlla le tue, una così vale migliaia di euro Oggi faremo un…
Canone Rai 2024: chi può non pagarlo? Il canone Rai, ovvero il contributo per l'utilizzo…
Bonus Sostegno al Reddito (SAR) per lavoratori disoccupati: guida completa e aggiornata (2024) Il Bonus…