Bonus nido: c’è tempo fino al 30 giugno per chiedere i rimborsi
Mancano ancora pochi giorni per chiedere i rimborsi relativi al Bonus nido: c’è tempo fino al 30 giugno. Dopo questa data non sarà più possibile.
Oramai è questione di un conto alla rovescia per poter presentare le fatture e beneficiare del bonus asilo nido: le ricevute consentono ai genitori di attestare le spese sostenute lo scorso anno. La documentazione da inviare deve contenere una serie di informazioni per poter accedere al bonus asilo nido. Tutti i documenti da presentare devono essere trasmessi in modalità telematica all’INPS, oppure è possibile utilizzare il servizio web disponibile sul sito o sull’app scaricabile sul proprio smartphone.
C’è tempo fino al 30 giugno per poter presentare le fatture e la documentazione per richiedere il bonus asilo nido. La documentazione deve certificare la spesa sostenuta per le rette di iscrizione per la frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati.
Il termine è stato prorogato dal primo aprile al 30 giugno per consentire ai genitori di inviare la documentazione necessaria per beneficiare del bonus. Il bonus nido non è altro che un’agevolazione che concede il rimborso dei costi sostenuti per pagare le rette di iscrizione all’asilo nido oppure per l’assistenza domiciliare. Sono previsti rimborsi fino a 3mila euro.
La domanda per ricevere il contributo deve essere presentata dal genitore che ha sostenuto la spesa relativa alle rette di iscrizione all’asilo nido oppure per l’assistenza domiciliare. È necessario indicare le mensilità relative ai periodi di frequenza scolastica per le quali si intende ottenere il beneficio.
Per accedere al bonus nido è necessario presentare la documentazione che certifica il sostenimento della spesa: fattura quietanzata, ricevuta e bollettino postale/bancario). Per inviare la documentazione entro la scadenza del 30 giugno 2023 è necessario ricorrere all’apposito servizio “Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione” disponibile sul sito istituzionale e da dispositivi mobili tramite l’app INPS mobile.
Nel caso in cui le fatture si riferiscano a più mesi di frequenza, devono essere allegate ad ogni mese di riferimento. Se per lo stesso mese di riferimento si abbiano più ricevute, devono essere inviate in un unico file.
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