Bonus Matrimoni: come funziona, a quanto ammonta e a chi spetterebbe
Bonus Matrimoni: cos’è, quali sono i requisiti necessari, come funziona e come si dovrebbe richiedere questa misura economica voluta da alcune forze di governo? Scopriamo tutto all’interno dell’articolo.
A causa della pandemia molte coppie di giovani hanno dovuto posticipare le nozze, ma adesso si spera sarà possibile beneficiare presto di questo Bonus Matrimoni. Si tratta di un incentivo economico che consente alle coppie di dichiararsi il proprio “sì” in chiesa o in comune. Sempre più spesso molte coppie rinunciano a diventare marito e moglie proprio per i costi proibitivi ed esosi che comporta l’organizzazione e la celebrazione di un matrimonio. Grazie all’arrivo di questo nuovo bonus, potrebbe essere finalmente più semplice sposarsi senza esborsare troppi soldi. Scopriamo in questa guida come dovrebbe funzionare e a cosa serve il Bonus Matrimoni.
Sono i dati Istat a confermare il calo del numero di matrimoni celebrati a causa dei problemi economici come la crisi occupazionale, il caro bollette, l’inflazione e l’aumento dei canoni di locazione. Organizzare un matrimonio può comportare un esborso non indifferente di denaro, per questo poche coppie hanno la possibilità economica di dirsi di “sì”. Per tutte le coppie che desiderano sposarsi, ma non hanno grandi possibilità economiche.
Come riportato dal Mattino, recentemente è stato presentato un disegno di legge dal vice capogruppo Lega Domenico Furgiuele ed altri componenti per questa nuova misura di sostegno economico: il bonus matrimoni. Andiamo a scoprire in cosa consiste la misura e quali requisti bisognerebbe rispettare per l’ottenimento di quest’ultima.
Per beneficiare del bonus matrimoni 2023 è necessario rispettare determinati requisiti, tra cui:
Il bonus matrimoni non è altro che un rimborso per la parte delle spese sostenute fino ad un massimo di 20mila euro.
Grazie al Bonus Matrimoni è possibile risparmiare fino al 20% delle spese sostenute, per arrivare ad un tetto massimo di 20mila euro. Le spese oggetto di detrazione fiscale sono:
Possono essere presentate fino a 5 fatture per le spese oggetto di rimborso. Al momento – come riportato anche dalla testata giornalistica Il Mattino su citata – fonti vicine al governo non confermano per il momento una presa in carico del disegno di legge, si confida in un celere sblocco al fine di supportare le numerose coppie che, per via dei costi spesso proibitivi di tutto ciò che comporta “l’universo matrimonio” giustamente temporeggiano.
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