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Bonus antinflazionistici 150 e 200 euro: ecco a chi spetta ancora

Bonus antinflazionistici 150 e 200 euro: ecco a chi spetta ancora

La saga dei bonus anti-inflazionisti da 200 e 150 euro una tantum non è ancora terminata: ci sono ancora fasce sociali che sono rimaste ancora a mani vuote. A chi spetta ancora l’erogazione dell’indennità una tantum per combattere i rincari inflazionistici? Facciamo chiarezza in merito. Mancano ancora dei destinati dei bonus anti-inflazionistici che sono stati designati nel Decreto Aiuti Ter.

Tra i destinatari degli aiuti economici previsti dal Decreto Aiuti ci sono tante categorie sociali che stanno attendendo l’erogazione dell’indennità una tantum pari a 200 euro e 150 euro. C’è una categoria più in ritardo rispetto alle altre categorie che deve percepire il bonus 200 e il bonus 150 euro per combattere l’inflazione. Ecco di quale categoria si tratta.

Bonus antinflazionistici 150 e 200 euro: ecco a chi spetta ancora

Il bonus 200 euro e 150 euro è un’indennità una tantum che spetta a determinate categorie individuate dal Decreto Aiuti Ter. Tuttavia, a causa dei continui ritardi, c’è una categoria che deve percepire il bonus anti-inflazionistico. Stiamo parlando dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza che stanno attendendo l’accredito e la ricarica del bonus sulla Carta Reddito di Cittadinanza. Il Governo guidato da Giorgia Meloni si prepara ad assicurare l’erogazione dei bonus anti-inflazionistici a partire dal mese di maggio 2023.

La nuova indennità sarà riconosciuta solo ai contribuenti che sono in regola con il pagamento delle tasse e riguarderà solo i beneficiari del Reddito di Cittadinanza e i titolari di Partite IVA e lavoratori autonomi senza P.IVA.

Bonus 200 e 150 euro contro il caro prezzi: quando sarà accreditato sulla Card?

Ci sono determinati beneficiari del Reddito di Cittadinanza che sono rimasti a mani vuote e, a breve, dovranno vedersi accreditato il bonus anti-inflazionistico pari a 200 e 150 euro. è probabile che l’accredito avverrà dopo il 15 maggio 2023.

Nel caso in cui l’accredito non avvenga il 15 maggio si può confidare su una data successiva, che sarà il 27 maggio, data in cui avviene la ricarica canonica sulla carta. Considerando che il 27 maggio 2023 cade di sabato è possibile che la ricarica avvenga il giorno 26 maggio. I destinatari che non hanno ricevuto l’indennità una tantum dovrebbero controllare i pagamenti in queste finestre temporali.

 

 

Jacqueline

Redattrice, sezione Finanza, Tasse, Economia Laureata in Economia Aziendale e Strategia, Management e Controllo con 110 e Lode presso l'Università di Pisa. Perfezionamento in Management.

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