Bonifici online: quali sono i casi nei quali scattano i controlli?

Bonifici online: quali sono i casi nei quali scattano i controlli?

Bonifici online: quali sono i casi nei quali scattano i controlli?

Il bonifico è certamente una delle invenzioni più utilizzate a scopo privato o aziendale, con l’opportunità di inviare e ricevere dei soldi in poco tempo. Se eri tutto si poteva gestire tramite filiale, oggi è possibile fare un bonifico direttamente con l’Internet Banking da casa o da ufficio.

Ma quando il bonifico viene segnalato? Ecco a cosa fare attenzione.

Bonifici online: quali sono i casi nei quali scattano i controlli?

Bonifici online: quali sono i casi nei quali scattano i controlli?

Che cos’è un bonifico?

Tra le tantissime soluzioni a disposizione per il trasferimento del denaro, quella più usata e affidabile è il bonifico bancario. Questa è una transazione economica che si appoggia alla tipologia di circuito a disposizione, su un sistema telematico.

Perché si possa fare il bonifico c’è necessità dei due codici IBAN identificativi. La parola bonifico bancario deriva dal fatto che, una volta, erano solamente gli istituti di credito a poter inviare e ricevere i bonifici. La tecnologia odierna ha permesso una evoluzione, tanto da permettere l’operazione anche ad altri circuiti sempre tramite IBAN (come le poste o con le carte prepagate, per fare un esempio.

È una transazione monetaria presa in considerazione anche per la sua tracciabilità, perché questo strumento tiene sotto controllo i movimenti in denaro e conserva il documento nel tempo. Ci sono alcune situazioni in cui il bonifico potrebbe essere segnalato: cosa vuol dire e quando accade?

Quando viene segnalato un bonifico?

Banca e Posta si avvalgono dei circuiti tecnologici per svolgere tutti gli opportuni controlli, ma è ovvio che non possano tenere sotto controllo tutti i movimenti del correntista. Sarebbe una operazione impossibile da effettuare.

Tuttavia, ci sono alcune eventualità e fattori – ripetuti nel tempo – che possono portare a dei controlli approfonditi da parte dell’Istituto che si farà

delle domande mirate.

Per questo motivo, il bonifico viene segnalato quando non è presente nella precedente dichiarazione dei redditi o quando ci sono dei bonifici a cadenza regolare destinati sempre allo stesso soggetto.

È bene evidenziare che le segnalazioni di questo tipo non scattano per importi che non superano i 5.000 Euro.

La segnalazione non si traduce sempre in problema, ma in controllo da parte dell’Istituto di credito che vorrà verificare insieme al correntista alcuni fattori come da invito dell’UIF – Organo antiriciclaggio.

Per i bonifici ricevuti da un soggetto fuori area SEPA superiori a 15mila euro, sarà bene che siano accompagnati con un documento/dichiarazione scritta che si presenta alla banca. Questa operazione darà tutte le risposte in merito alla natura dell’operazione, senza che venga segnalata.