Aumenta un importante assegno per questi lavoratori, ecco di cosa si tratta
Quando si sente parlare di aumenti di assegni o bonus è sempre una gioia per i percettori, soprattutto in questi tempi di inflazione galoppante, ritrovarsi qualcosa di più in tasca è sempre un aiuto gradito. In questo caso però parliamo di un bonus applicato a situazioni non molto piacevoli, scopriamo tutto nelle righe a seguire.
Parliamo dell’assegno corrisposto ai cittadini che, a seguito di infortuni sul lavoro, percepiscono un’indennità riconosciuta in seguito ad un’accertata invalidità l’INAIL. Da poco sono stati resi pubblici i dati degli infortuni sul lavoro del primo trimestre del 2023, e pare che le vittime siano state 264, di cui 207 sul luogo di lavoro. Rispetto al 2022 è stato notificato un leggero aumento delle vittime, volendo analizzare un po’ i dati della penisola sembra proprio che in testa alla classifica ci sia: Umbria, Valle d’Aosta, Abruzzo e Marche con il 25% degli infortuni in più rispetto alla media nazionale.
Subito dopo abbiamo: Veneto, Lombardia, Piemonte, Liguria e Sicilia; in ultimo invece per numero di infortuni sul lavoro abbiamo le regioni Trentino Alto Adige, Puglia, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Lazio ,Campania e Emilia Romagna; il numero minore in assoluto di incidenti è stato riscontrato nelle regioni: Calabria, Basilicata e Molise. Il Piemonte poi mantiene un triste primato quello sulle vittime che quest’anno sono ben 42 fino ad ora.
Andiamo ora a parlare dell’assegno, con il decreto rivalutazioni 84/2023 voluto dal Ministero del lavoro è stato rivalutato anche l’importo da assegnare a coloro che fanno domanda per questo sussidio, nel messaggio INAIL 34/2023 sono spiegati i criteri per i quali viene concesso l’assegno che passa da un importo di 268,37 euro a €290,11. La prestazione si potrà richiedere nel caso in cui non si possa più lavorare in seguito ad un infortunio invalidante sul lavoro o a causa di una malattia professionale.
In più bisognerà – a seguito di ciò – essere possessori di almeno un invalidità riconosciuta del 34% come stabilito dalla stessa INAIL in base allo schema del Testo Unico per malattie professionali e infortuni. Per quanto riguarda poi le malattie professionali, bisognerà avere una condizione invalidante diagnosticata almeno del 20%. In questi casi tutte le cure verranno pagate mensilmente con la rendita INAIL, inoltre l’assegno verrà rivalutato ogni anno in base all’inflazione e al caro vita ed ad esso adeguato.
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