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Attenzione: nuova truffa “convocazione giudiziaria” segnalata dalla Polizia

Attenzione: nuova truffa “convocazione giudiziaria” segnalata dalla Polizia

Da un po’ di tempo la Polizia Postale segnala una truffa molto singolare attivata vi email o via contatto social. Scopriamone tutti i dettagli

Attenzione: nuova truffa “convocazione giudiziaria” segnalata dalla Polizia

Stiamo parlando di una falsa convocazione giudiziaria nella quale vengono citati nomi di direttori di enti istituzionali nazionali e internazionali talvolta accompagnati da loghi della polizia di stato o di qualche altro malcapitato ente sfruttato da questi malfattori per rendere più credibile la truffa ai danni di privati cittadini o enti pubblici.

Il tentativo di phishing di cui vi parliamo oggi sembra proprio ben studiato per generare paura in chi lo riceve.Infatti nella comunicazione che si riceve via email solitamente tramite allegato abbiamo una convocazione con logo istituzionale che informa di un’indagine a proprio carico relativa ad accuse di carattere penale che implicano i minori, citando infatti anche una sedicente brigata protezione minori con acronimo (BPM).

La email è studiata ad arte nei contenuti per spingere il destinatario a mettersi in contatto via email con i truffatori che a loro dire, fingendosi poliziotti attendono dal malcapitato una email di giustificazione relativa ai capi di imputazione per stabilire la giusta sanzione pecuniaria per evitare la denuncia e il conseguente “mandato d’arresto”.

Inutile dire che non bisogna assolutamente fare il loro gioco e rispondere alla email né tanto meno inviare dati personali a queste persone che da come segnalato dalla polizia postale, coglieranno al volo l’occasione o per ricattarvi, asserendo di avere prove contro di voi o utilizzeranno in altri modi, sicuramente poco leciti i vostri dati personali.

Ecco di seguito la comunicazione della Polizia Postale in merito alla truffa : ”nessun Ente Istituzionale contatterebbe mai direttamente i cittadini, attraverso email o messaggi, per richiedere loro pagamenti in denaro o comunicazioni di dati personali, dietro minaccia di provvedimenti o sanzioni penali”.

Vi consigliamo di cestinare immediatamente queste email e soprattutto di segnalare tempestivamente episodi del genere alla Polizia Postale disponibile a questa pagina, così che l’istituzione possa approfondire le indagini.

Pietro Giordano

Appassionato di tutto ciò che è tech. Scienza e curiosità sono il mio pane quotidiano. Divoro libri a colazione e non disdegno di seguire le belle arti.

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