Economia

Assegno Unico e tredicesima? Scopriamo le nuove informazioni su questo strumento

Assegno Unico e tredicesima? Scopriamo le nuove informazioni su questo strumento

L’INPS ha iniziato ad effettuare i pagamenti per l’assegno unico per i figli, adesso andremo a vedere nel dettaglio quante mensilità spettano alla famiglie che ne hanno diritto.

Dal 16 marzo sono iniziati i primi pagamenti per l’assegno unico, che sono stati erogati per via delle domande che sono state presentate entro il 28 febbraio 2022. 

Assegno Unico e tredicesima? Scopriamo le nuove informazioni su questo strumento

Chi non è riuscito a presentare la domanda entro tale data,  può presentarla entro il 30 giugno e il primo pagamento lo riceverà a luglio percependo anche gli arretrati da marzo in poi.

Chi invece invierà la domanda dopo il 30 giugno perderà gli arretrati da marzo 2022, sono state pervenute molte domande dell’assegno unico all’INPS, anche perché la novità dell’assegno unico è proprio la sua universalità.

Vuol dire che tutte le famiglie con i figli possono beneficiarne, a prescindere dal reddito familiare.

Però l’Isee è una parte fondamentale, perché se non viene consegnato o se risulta essere di fascia più alta, si avrà diritto ad una cifra più bassa per figlio.

Ora andremo a vedere in che modo vengono calcolati gli importi.

Per stabilire l’importo dell’assegno unico ci sono due regole da seguire, e sono: il numero di figli e il reddito. L’Inps in base a questi dati determinerà un importo mensile che ogni persona potrà controllare tramite i simulatori sul loro portale.

L’importo verrà caricato mensilmente. Ma molti si chiedono, quante sono le mensilità che ci spettano? Anche la tredicesima è versata per l’assegno unico?

Assegno Unico e tredicesima mensilità

No la tredicesima non c’entra nulla con l’assegno unico e quindi non verrà versata con l’assegno. La tredicesima viene inserita nei redditi da lavoro o da pensione, mentre per quanto riguarda le mensilità che si andranno a percepire dell’assegno unico sono 12.

Bisogna rammentare che trascorsi i 12 mesi bisognerà presentare di nuovo la domanda con l’Isee aggiornato. Ovviamente non bisogna aspettarsi che la cifra sia uguale all’anno precedente. Poiché se cambia l’Isee cambia anche l’assegno unico. 

Lo stesso caso in cui un figlio supera il limite d’età nell’anno successivo, l’importo viene stabilito anno per anno.

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